Pacifico
Gli anni davanti, incerti e fortunati
Il cantautore Pacifico, quest’anno a Sanremo come coautore dei brani di Malika Ayane ed Extraliscio, ha composto la colonna sonora del film “Genitori Vs. Influencer” diretto da Michela Andreozzi. «E’ una canzone ottimista e piena di energia, per guardare avanti con fiducia. Sanremo? Un grande segnale di voler procedere».
Torna a scrivere per il cinema, come nasce “Gli anni davanti”?
Da un incontro favorito da Fabio Volo. Ci frequentiamo da anni. Stava studiando il copione del film di Michela Andreozzi che voleva incontrarmi e mi ha chiesto se avevo voglia scrivere le musiche. Ho iniziato a lavorare solo in base alla sceneggiatura, senza vedere le immagini, perché stavano girando le scene nel pieno del lockdown. Quando sono arrivate poi le immagini ho scritto questa canzone, ottimista, piena di energia, perché forse ne avevo bisogno io, dato che sono mesi un po’ complicati, per guardare avanti con fiducia.
Il testo è un invito a sperare?
Da autore e ascoltatore di canzoni trovo che all’interno ci sia una sorta di consolazione dalla quale non rifuggo. Credo che però sia maggiore la consapevolezza che gli anni che verranno saranno belli e pieni di opportunità come quelli passati e noi saremo lì a prendere tutto, nel bene e nel male.
Come saranno “gli anni davanti” che immagina?
Immagino un grande respiro da parte di tutti per liberarci da questa compressione. Piano piano passeremo dall’altra parte, ma non so dire se siamo in grado di trarre insegnamenti perché fatichiamo a controllare gli eventi. Gli anni davanti saranno terribili e fortunati, incerti e pieni di opportunità, proprio come quelli già trascorsi.
Immergendosi nella storia del film, in cosa ha riconosciuto una parte di se stesso?
In due aspetti. Io sono genitore di un ragazzino di dieci anni, anche se lui non è entrato in quel tipo di dimensione. Sono però stato anche figlio e ricordo me ragazzo: anche se non avevo gli strumenti di oggi, la porta chiusa della camera era la stessa, così come i primi momenti di segretezza. Questo passaggio affascinante, doloroso, molto importante, nel film, è stato da me enfatizzato.
Com’è scrivere musica per le immagini?
Lo trovo abbastanza simile alla scrittura per artisti. Emozioni e suggerimenti involontari come età, carriera, informazioni, arrivano dall’esterno, così come davanti ad un film, dove sembra che le immagini abbiano già dentro una musica. In questo caso divento un autore che assecondo un altro autore che è il regista. Tutto diventa il frutto di una collaborazione, di un incontro.