Con Fiore tutto è possibile

PIERGIORGIO CAMILLI

Un glass box pieno di colore e di energia in una strada (speciale) nel centro di Roma; un pubblico entusiasta che sfida il freddo e le intemperie; uno degli showmen più amati di sempre. Dietro le telecamere, un regista d’esperienza che fa incontrare il varietà della tradizione e la sperimentazione: «Con Fiorello bisogna pensare fuori dagli schemi, anticipare, ragionare anche sul più piccolo particolare»

Cosa significa fare la regia di uno show “non convenzionale” come quello di Fiorello?

 Vuol dire svegliarsi ogni mattina (anzi notte!!) e sapere che avrai a che fare con il più grande showman italiano di tutti tempi!!! Quindi bisogna pensare fuori dagli schemi, anticipare, ragionare anche sul più piccolo particolare, perché gli show di Fiorello sono un grande puzzle dove ogni pezzo compone il disegno finale. E quando lavori con lui senti la responsabilità della buona riuscita di qualcosa che guarderanno tante persone, in primis lui.


Quali sono le sfide tecnico-realizzative che dovete affrontare? 

Fiorello non ha mezze misure, ti chiede tutto quello che hai e anche quello che non hai. È molto attento alle nuove tecnologie, alle contaminazioni social. Sa fino dove può spingersi, ma a volte supera quel limite e accontentarlo diventa la sfida più interessante. Parlare con professionisti alla ricerca della soluzione è la cosa che mi piace di più, perché quando poi ci riusciamo, e ammetto che ci riusciamo quasi sempre 🙂 perché ho a disposizione una squadra fantastica, vedere Rosario contento e le persone ridere di gusto ti ripaga di tutto.

Da un lato un programma con copione scritto a tavolino, dall’altro la quota di improvvisazione che contraddistingue Fiorello, qual è il punto di equilibrio giusto e necessario?

Abbiamo in amano una scaletta dove ci sono gli ingredienti della puntata, ma l’ordine spesso cambia e c’è anche una grossa parte di improvvisazione. Sono tanti anni che collaboro con Fiorello e, professionalmente parlando, lo conosco molto bene, quindi, durante la diretta guardo la sua camera e dalle sue espressioni riesco quasi sempre a capire cosa sta per fare, e quando non ci riesco…:)

In sala regia, durante la diretta, c’è spazio per farsi una risata?

Assolutamente sì!!! Ridiamo tutti di gusto, commentiamo, e anche noi, finita la puntata, siamo felici del lavoro svolto.

Cosa le sta insegnando questa esperienza?   

Questa, come tutte le esperienze che ho vissuto con Fiorello, le considero dei master in televisione, intrattenimento e varietà. Dico sempre che dopo qualche mese con lui non c’è nulla che non si possa fare, Rosario prova poco perché ha bisogno della diretta e dell’adrenalina che ne scaturisce per dare il meglio. Quindi, in alcuni casi, bisogna improvvisare. Il segreto è guardarlo divertendosi e metterci un po’ di mestiere, il resto viene da sé.

Cosa pensa un istante prima di andare in diretta?

Ecco vediamo che succederà oggi….

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