ANDREA DELOGU
La mia vita nella musica
È al timone del “Tim Summer Hits” (anche quest’anno con Carlo Conti) sin dalla prima edizione. La sua cifra è quella del divertimento, della passione per la musica e dell’energia. La conduttrice romagnola al RadiocorriereTv: «L’energia! La musica, le piazze… sono già di per sé una combinazione esplosiva. E poi c’è Carlo, che mi fa morire dal ridere dietro le quinte. E senti che l’estate è iniziata»
Con l’estate tornano il Tim Summer Hits e la grande musica…
Ci sono tutti gli artisti che il pubblico ha imparato ad amare, ma anche tanti nuovi volti che si sono fatti conoscere e riconoscere in questo ultimo periodo. In realtà la musica è sempre nuova, perché riflette l’attualità. E poi ci sono anche grandi nomi perché l’obiettivo è quello di accontentare tutti. Chiunque segua il “Tim Summer Hits”, qualsiasi età abbia, deve trovare qualcosa che lo faccia emozionare.
Cosa la entusiasma di più di questo grande show musicale?
L’energia! La musica, l’estate, le piazze… sono già di per sé una combinazione esplosiva. E poi c’è Carlo Conti, che mi fa morire dal ridere dietro le quinte: è un burlone, fa scherzi a tutti! È divertente. E senti proprio che l’estate è iniziata. Per me, che sono di Rimini, è il massimo.
La cifra dello show è la spontaneità…
Tutto quello che si vede in onda succede davvero in diretta, a braccio.
Qual è il segreto per portare l’energia del palco direttamente nelle case degli italiani?
Conoscere bene quello che si sta facendo e divertirsi, sempre. Se non ti diverti davvero, non funziona. Noi siamo dei privilegiati a stare sul palco, ed è giusto che ce lo godiamo anche per chi in quel momento è a casa. Dobbiamo portare entusiasmo per tutti coloro che rappresentiamo in quell’istante.
Qual è il suo rapporto con la musica?
Sono nata e cresciuta nella musica, si può immaginare: vengo da una regione dove i concerti all’aperto, le discoteche, fanno parte della cultura. Poi mi sono trasferita a Roma, dove ogni giorno c’è un evento: una festa, un concerto, un DJ set, un’opera. Lavoro in radio, quindi la musica è davvero la mia quotidianità.
C’è un momento di queste quattro edizioni che le è rimasto nel cuore più di altri?
Quando ho fatto venire tutta la mia famiglia nel backstage. Essere lì, sul palco, e sapere che le persone con cui sono cresciuta erano lì con me è stato davvero emozionante. Un momento che non dimenticherò.
Negli ultimi anni è diventata un volto sempre più amato della TV: c’è stato un momento in cui ha capito che anche il piccolo schermo sarebbe stato “il suo posto”?
Quando i miei vicini di casa hanno cominciato a dirmi: “Ti ho vista, mi è piaciuto quello che hai fatto.” Hanno iniziato a riconoscermi! È stato lì che ho capito che le persone stavano davvero guardando il mio lavoro. È stato emozionante, perché una cosa è quando te lo dice tua madre, ma quando arrivano questi segnali dall’esterno, capisci che stai lasciando il segno.
Quanto conta per lei l’espressione estetica nella comunicazione?
Per me è importantissima, ma attenzione: non parlo solo di bellezza, che è un altro discorso. Parlo proprio dell’estetica del look, dei vestiti. C’è un lavoro dietro enorme. Mi affido a professionisti, ma seguo sempre il mio gusto. È un modo per raccontare anche l’epoca che stiamo vivendo. Se guardo una foto di quattro anni fa, ricordo esattamente cosa stava succedendo in quel momento. Trovo stimolante avere più strati di comunicazione.
Un tormentone che non dimentica?
“Estate 1992” di Jovanotti. Adesso Jova tra l’altro è in tour, quindi ci sta tutto!
Com’era il ritornello?
Estate 1992, anno dell’Europa Unita, delle mie delle tue vacanze, automobili giù tutti i finestrini, anche i più grandi che ritornan bambini (sorride).