Vogliono tutte ballare con me
FABRIZIO BIGGIO
Mercoledì 22 febbraio 2023. È da poco passato mezzogiorno quando raggiungiamo al telefono il compagno d’avventura di Fiorello a “Viva Rai 2!”, programma rivelazione della stagione Tv. La sua voce è squillante, il tono è accogliente, nonostante la sua giornata sia iniziata molte, ma molte, ore prima
Ciao Fabrizio, come stai?
Bene, un po’ assonnato, ma appena riattacco con te vado a letto (sorride).
“Viva Rai 2!”, da una scommessa a un successo… come stai vivendo questo momento della tua carriera?
Mi diverto e questa è una cosa preziosa. Quando puoi fare il tuo lavoro divertendoti è un privilegio. Non è cosa scontata. A “Viva Rai 2!” si è creato un clima di amicizia, di amici al bar, perché tutto è nato al bar. Si ride in trasmissione, ma questo è soltanto la punta dell’iceberg, perché continuiamo a divertirci e a scherzare per tutta la mattinata mentre cerchiamo le idee per il giorno dopo. C’è davvero un bel clima. Certo, se non fosse alle cinque del mattino sarebbe tutto perfetto… (sorride).
Che cosa stai scoprendo delle prime ore dell’alba, anzi della fine della notte, che prima non sapevi?
Esco sempre alle 5.25 in punto dal residence in cui vivo a Roma e a quell’ora c’è pochissima gente in giro. E così incontro sempre le stesse persone, chi attraversa la strada sempre al solito incrocio, la stessa ragazza che fa jogging, il furgone del pane di fronte alla panetteria parcheggiato allo stesso modo. Sembra il giorno della marmotta che si ripete sempre identico. Quando le persone in giro sono poche, le loro abitudini si notano facilmente. E poi è bello che alle 8 del mattino abbiamo già fatto la performance e abbiamo tutto il giorno davanti.
Le persone vi amano così tanto da sopportare di essere svegliate presto… una bella dimostrazione d’affetto…
C’è tanta gente che ha cambiato le proprie abitudini per vederci, che mette la sveglia alle 7.15 per stare con noi. Questo ci fa un piacere enorme, oltre ai tanti che vengono in via Asiago tutte le mattine e ci riempiono il cuore. Pensa se arrivassimo un giorno e trovassimo la strada vuota. Voglio dire grazie a tutti quelli che passano a trovarci, ci danno un sacco di energia.
Quando hai capito che la formula “2 + allegra brigata” sarebbe stata quella giusta per uno show del mattino?
Già dal bar di Roma dove cominciammo a novembre con “Aspettando Viva Rai 2!” su RaiPlay. Non c’è un momento esatto, è stato tutto molto graduale. Rosario crea un clima molto bello in cui sono tutti felici di essere lì, a partire da chi viene a pulire il glass box alle 5 del mattino con il sorriso. Siamo come una grande famiglia, felici di essere dentro questa grande avventura.
Come questo show ha cambiato la tua vita?
La mia vita è cambiata perché sono un dormiglione, posso svegliarmi a mezzogiorno senza nessun senso di colpa. Non mi sembra di sprecare la vita quando dormo. Inoltre, mi sono trasferito a Roma, quindi la famiglia, i bambini, li vedo meno. Però è bello mancarsi e nel week-end, quando ci ritroviamo, apprezziamo di più lo stare insieme. Ci sono tante belle cose che sono venute fuori da questo programma.
Ricordi il tuo primo incontro con Rosario?
Tre anni fa ero andato a trovare l’amica Andrea Delogu in via Asiago mentre lui stava facendo “Viva RaiPlay!” nel glass. Andrea, amica comune, ci presenta e si comincia a parlare. A un certo punto Fiore mi chiede di seguirlo nel glass e mi fa sedere accanto a sé. Ci conoscevamo da appena tre minuti ed eravamo in onda insieme. Ci siamo divertiti e così mi ha chiesto di fare con lui anche le altre puntate. Lo scorso anno, con “Viva Rai 2!”, mi ha richiamato.
Cosa ti ha insegnato Fiore?
Tante cose. È un po’ come giocare a calcio. Tu sei un buon calciatore, poi capiti in squadra con Maradona. Lo vedi giocare e dici… ma come fa! Un po’ di cose le osservi e basta, e niente, le può fare solo lui. Io rubo, rubo, vedo il ritmo che Rosario riesce a dare, i suoi tempi, il mestiere, la preparazione. Ho imparato che per questo mestiere bisogna sempre prepararsi, perché è un mestiere e bisogna onorarlo. Si va in onda essendo preparati, poi, sulla preparazione, nascono l’improvvisazione e il cazzeggio. Si prova, si pensa, si studia, quando si è in diretta c’è il risultato di tutto quell’impegno. La cosa bella è che in Tv passa la leggerezza, come se fosse tutto semplice. Come quando vedi giocare Maradona o Roberto Baggio (sorride).
Niente male il tutù o la tutina da ballo, come sei arrivato a osare così tanto?
È colpa sua (Fiorello). Un giorno ha detto di volermi vedere ballare nudo in strada con zero gradi, questo per la goliardia che c’è tra di noi. E così, ospite di una puntata Elena D’Amario, mi sono cimentato con lei. Ha funzionato, era divertente e da lì è nata la gag che tutte le grandi ballerine vogliono danzare con me.
Nessun precedente di Biggio-ballerino?
Le volte che ho ballato in vita mia le puoi contare a “Viva Rai 2!”, perché sono solo quelle (sorride).
Tu di “Viva Rai 2!” sei anche autore, quanto ci potrete ancora stupire?
Ci chiediamo ogni giorno, con tante puntate ancora da fare, come potremo mantenere l’asticella così alta. E poi ci sono gli ospiti, le ricorrenze. Chiacchierando, le cose vengono fuori. Anche noi ci stupiamo. Finché dura siamo contenti.
Dall’altro lato del tavolo (e di Fiorello), c’è il buon Mauro Casciari…
Mauro è una persona stupenda, meravigliosa. Fa parte del buon umore, tante trovate sono le sue. Magari in onda è più silenzioso, ma è indispensabile.
Alle vostre spalle si anima all’improvviso Ruggero… cosa provi di fronte alla sua energia?
Gli chiedo spesso come faccia. Nelle puntate notturne di “Viva Rai 2… Viva Sanremo!” eravamo tutti distrutti. Quando Rosario andava in onda nei collegamenti con il Festival e faceva quello stanco, era una gag fino a un certo punto, lui era veramente distrutto. L’unico sveglio, con gli occhi aperti e pimpante, era Ruggero. A 83 anni è rinato, va in onda, firma gli autografi, fa le foto. Ha un’energia invidiabile.
Andare a ruota libera, quali rischi si corrono?
Con Rosario nessuno. Ti tiene sotto la sua ala protettrice, finché c’è la sua intelligenza nel fare le cose, che è il suo marchio, sei tranquillo. Se io o Casciari dovessimo dire una cosa sbagliata, lui rimedierebbe in qualche modo.
Nel tuo cassetto dei sogni che cosa c’è dentro?
Un mio film, che è già scritto e che mi piacerebbe riuscire a realizzare. Chissà, intanto sta nel cassetto.
Fabrizio Biggio è un uomo felice?
Madonna! Felice perché la vita è difficile, faticosa però sorprendente. Lasciarsi sorprendere è forse un po’ il segreto per essere felici.