Viaggio in un’Italia meravigliosa
Reportage, ospiti, collegamenti in diretta sotto il sole lungo lo Stivale. Il mezzogiorno di Rai 1 è all’insegna di “Camper”, dal lunedì al venerdì alle 12.25. Il giornalista-conduttore si racconta al RadiocorriereTv: « L’estate è un momento di relax positivo, attivo, in cui troviamo più facilmente tempo per noi stessi, per crescere, per alimentare la nostra curiosità, la nostra conoscenza»
Una lunga estate in Tv, Marcello, come ti sei organizzato?
Insalata a pranzo, carboidrati a cena (sorride). Battute a parte, c’è poco da organizzarsi: a letto presto e sveglia presto altrimenti non arriviamo alla fine dell’estate. Insomma, credo che non farò nessuna puntatina a Ibiza.
Tante finestre aperte per raccontare la nostra Italia… quale itinerario seguite?
Un itinerario a 360 gradi. Nel corso delle settimane visiteremo tutte le regioni italiane e lo faremo grazie ai nostri inviati, bravissimi, che hanno tanta voglia di raccontare l’Italia migliore. Passeremo da momenti più seri come l’arte e l’archeologia ad argomenti più popolari come le feste e le sagre, parleremo di animali, di prevenzione e anche di fisica nucleare (sorride). Ogni argomento, che raccontiamo anche grazie alle immagini, sarà tema di chiacchierate e di dibattito.
Cosa significa raccontare l’estate?
L’estate è una stagione meravigliosa, che in questo periodo stiamo vivendo a singhiozzo per l’alternanza di sole e temporali. L’estate è anche un’opportunità, un momento di relax positivo, attivo, un periodo in cui oltre a goderci mare e montagna, colline e laghi, riusciamo a trovare più facilmente tempo per noi stessi, per crescere, per alimentare la nostra curiosità, la nostra conoscenza. Gli inviati danno l’opportunità a tutti, anche a coloro che in vacanza non ci possono andare, di fare queste esperienze. Le nostre voci non lasciano nessuno solo.
Che cos’è il viaggio per Marcello Masi?
Negli ultimi sette anni della mia vita il viaggio è stato la mia vita. Sono stato in viaggio senza fermarmi anche durante il lockdown e ho scoperto una grande umanità in un’Italia in difficoltà. Quel periodo mi ha lasciato molto. Ho scoperto un’Italia generosa, intraprendente, creativa, piena di giovani. È vero che i ragazzi hanno poco spazio, ma è altrettanto vero che non stanno con le mani in mano, che si danno da fare eccome. Ci sono tantissime startup che meriterebbero molta più attenzione di quella che hanno dalla parte dell’impresa ma anche dello Stato. Dobbiamo aiutare questi giovani a crescere, perché hanno tutti i numeri per farlo.
Vacanze in camper, ti è capitato?
No, e anche per questo è curioso che conduca un programma con questo nome. Ma è anche vero che utilizziamo la parola camper per dare l’idea di libertà, della possibilità di cambiare itinerario ogni volta che si vuole. Da questo punto di vista la vacanza in camper mi piace molto.
Cosa rende sorprendente il nostro Paese agli occhi di un turista?
La sua estrema varietà di proposte. Non abbiamo nulla che ci manchi, nemmeno il deserto. Abbiamo il mare, i monti, le colline, il cibo, la cultura, la bellezza. In Italia il turista può scialare, scegliere ogni meta e viverla intensamente.
Per le tue vacanze, zaino o valigia?
Ormai valigia. Lo zaino l’ho messo in spalla per tanti anni ma ora non ce la faccio proprio (sorride). E ti dirò di più, valigia con le rotelle.
Cosa non può mai mancare nel tuo bagaglio?
Al di là dell’abbigliamento leggero, non devono mancare le mete da raggiungere. Amo improvvisare, e quando mi tuffo in un luogo, un territorio, voglio conoscere tutto ciò che ha di importante da offrire.
C’è un brano che più degli altri ti racconta l’estate?
“Azzurro” di Paolo Conte, interpretato in maniera magistrale da Adriano Celentano. Quando sento quella canzone, anche in pieno inverno, sento l’estate arrivare.
E un libro?
Ne ho tanti, ma non mi vergogno di dire che estate è per me sinonimo di Emilio Salgari, delle letture di quando ero ragazzo, di romanzi e racconti che hanno lasciato in me il segno. Con Salgari ero sempre in vacanza.