Via dei Matti n. 0

Torna la striscia preserale di Rai Cultura, ideata e condotta da Valentina Cenni e Stefano Bollani. Dal 16 dicembre, dal lunedì al venerdì, alle 20.20 su Rai 3

 

La celebre casa di “Via dei Matti n. 0” ha riaperto le sue porte, accogliendo il pubblico in un universo musicale fatto di esibizioni, improvvisazioni, dialoghi e duetti con ospiti nazionali e internazionali. L’appuntamento è per il 16 dicembre, ogni sera dal lunedì al venerdì alle 20.20 su Rai 3. Come da tradizione, ogni episodio si concluderà con Stefano e Valentina che, al pianoforte, saluteranno gli spettatori con un arrangiamento originale di brani provenienti da diverse tradizioni musicali.

 

Tornate proprio nei giorni delle feste… che viaggio sarà?

STEFANO: Sarà un grande viaggio all’interno della musica. Quest’anno la novità è nell’aver deciso di concentrare le energie ogni sera su un personaggio molto importante della storia della musica, da Johnny Mitchell a Igor Stravinsky, passando per Bob Marley e tanti altri. Il nostro scopo è che il pubblico si interessi e decida di approfondirne la conoscenza.

VALENTINA: Per noi sarà un grande dono incontrare ogni sera questi grandi maestri che hanno fatto la storia della musica, entrare nelle loro vite, nel loro modo di vivere e di pensare la musica.

 

Sette note capaci di evocare milioni di emozioni anche diversissime tra loro. Quando avete capito che la musica sarebbe stata centrale nella vostra vita?

STEFANO: Subito, perché da bambino venivo placato dal suono della musica che c’era in casa e che volevo ascoltare continuamente.

VALENTINA: La musica ha sempre fatto parte della mia vita, della mia quotidianità, è entrata, però, proprio a fondo dopo aver incontrato Stefano, diventando centrale nelle nostre vite.

 

Che cosa deve avere una canzone per lasciare il segno, per vincere sul trascorrere del tempo?

STEFANO: Ogni canzone ha qualcosa di unico. A noi fa molto piacere a fine trasmissione ritrovarci al pianoforte, cercare di tirare fuori quel quid e far vedere che c’è un diamante dietro ogni piccola idea.

VALENTINA: Entrare ogni sera nelle storie narrate dai grandi cantautori è emozionante. Cerchiamo di farlo a fondo per comprenderle e comunicarle al pubblico.

 

Testi che raccontano le emozioni più profonde del nostro animo, altri che esplorano i nostri tempi, la contemporaneità, la società. A quali vi sentite più vicini?

STEFANO: Per me scegliere è veramente difficile. Per quanto mi riguarda sto ascoltando tutti i giorni George Harrison. I suoi dischi da solista, per testi, musiche e realizzazione, mi sembrano dei piccoli capolavori, purtroppo poco conosciuti.

VALENTINA: Il testo in una canzone è sempre un pretesto, perché comunque, a parlare, è qualcosa che va oltre le parole. Non mi sono mai appassionata a chissà quale testo, ma al risultato, al messaggio profondo.

 

Prima di iniziare questa avventura credevate che avrebbe trovato un riscontro così forte da parte del pubblico?

STEFANO: Non ci abbiamo mai pensato. È un programma che mancava, e non potevamo prevedere, né noi, né la Rai, il risultato finale. Abbiamo solo cercato di fare del nostro meglio, senza avere aspettative, e questo è sempre un modo interessante per affrontare la vita, perché senza aspettative non ci sono neanche delusioni.

VAENTINA: Quando abbiamo scoperto che anche il pubblico, un grande pubblico, partecipava alla nostra trasmissione con trasporto, è stata una grandissima gioia.

 

I vostri duetti appassionano i telespettatori, c’è un brano che avete interpretato, o che farete, che vi racconta particolarmente?

STEFANO: Difficile rispondere, ma direi “Aquarela do Brasil”, una canzone brasiliana che, forse, ci racconta in maniera particolare, perché il Brasile è una terra che amiamo molto.

VALENTINA: Anch’io direi quella insieme ad altre canzoni brasiliane. Me ne viene in mente una meravigliosa che si chiama “Casa da Floresta”, che parla di costruirsi una casa con le proprie mani, di vivere la vita nella terra, nella comunione, insieme alle persone, di stare insieme e nell’amore.

 

Le tradizioni musicali che preferite sono legate al Brasile?

STEFANO: Abbiamo una passione per il Brasile, per cui si ascolta molta musica brasiliana in casa nostra, in tutte le stagioni.

VALENTINA: Abbiamo passioni musicali comuni fin da prima di conoscerci. Fin da piccola ascoltavo comunque il jazz, il cantautorato italiano degli anni ’60 e ‘70, la musica classica.

 

Quali cambiamenti ci saranno in questa stazione di “Via dei Matti n.0”?

STEFANO: L’impianto è quello e ci concentriamo ogni sera su un musicista. A non cambiare è la vastità dell’universo musicale che cerchiamo di portare in scena. A noi piace l’idea, come in passato, di parlare di musica antica, di musica contemporanea, di jazz e di portare in tv, oltre ai grandi nomi della musica italiana e internazionale, anche i giovani che si stanno facendo largo nel mondo della musica.

VALENTINA: Il programma ha una struttura molto solida e rimane quella. La nostra è una casa viva, quindi cambia insieme a noi.

 

Com’è la vostra casa a telecamere spente?

STEFANO: Quella che vedete in “Via dei Matti n.0”.  I protagonisti sono la luce, le piante, i minerali, abbiamo un sacco di pietre, tanti libri e tanti dischi.

VALENTINA: Quello che manca sono le porte, ce ne sono poche ed è molto bella così.

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