Vi presento Oscio di Centocelle

NERI MARCORE’

L’attore veste i panni di Enzo Baroni, l’antennista che all’improvviso diventa Santone e scopre un nuovo sé. Una storia ironica e divertente, ispirata all’Osho di Palmaroli. Dieci puntate dirette da Laura Muscardin su  RaiPlay

Neri, ci presenta Enzo Baroni, l’antennista che rinasce “santone”?

È un uomo anche al di sotto dell’ordinario, già sconfitto dalla vita sebbene sia di mezza età. Non ha più nessuna aspettativa o pretesa, il rapporto con la figlia è praticamente inesistente, lei non lo stima, lo considera un po’ una nullità, la moglie lo sopporta, ma oltre non va. Dopo l’ennesima umiliazione perde un po’ la bussola e, in questa sorta di delirio, si risveglia in un non luogo, un posto che non conosce, nel quale ritrova in qualche modo se stesso, assumendo così un’aria più inconsapevole rispetto a tutto quello che lo circonda. Da sconfitto, cambia atteggiamento, guardando le cose come se non gli appartenessero, come accade nell’incontro con l’energumeno della prima puntata.

Cambia la sua visione del mondo e il quartiere romano in cui vive, Centocelle, sembra percepirlo in modo nuovo…

È una ricetta vincente per guardare la realtà e farsi guardare da chi prima lo considerava un essere invisibile e comunque inutile. Da questa inversione di prospettiva nasce un personaggio che neanche lui voleva imporre o immaginava. Non è una costruzione fatta a tavolino, è una condizione nella quale si ritrova suo malgrado, frutto sempre di questa inconsapevolezza. Lui ne apprezza i risultati, vede crescere la considerazione di chi ha intorno e non fa nulla per tornare a essere quello che era prima.

Qual è l’universo che ruota intorno al suo personaggio?

Oscio è immerso nella realtà nella quale è sempre vissuto, però a volte basta cambiare occhiali per vedere la realtà in modo completamente opposto. Il suo cambiamento lo porta ad avere un atteggiamento completamente diverso rispetto alle cose che prima lo preoccupavano, lo affliggevano.

Da fenomeno social a serie televisiva, che percorso ha fatto Oscio?

Sono due cose diverse. Quello di Palmaroli è stato un grande successo che prendeva in considerazione il vero Osho, e che ha ispirato l’ideatore di questa serie. Alcune delle vignette più famose, che hanno riscosso più successo, danno il titolo ai nostri episodi…  È questo il ponte che unisce Palmaroli, le più belle frasi di Osho, ed Enzo Baroni, chiamato l’Oscio di Centocelle.

Da antennista a santone… tutti potrebbero avere questa possibilità?

Non sono definizioni che vanno prese per quello che sono. Antennista è vero, ma Baroni è tutt’altro che un santone (sorride). Interpretando un po’ più in senso lato questa domanda, posso dire che chiunque, qualunque lavoro svolga, se è infelice nella propria esistenza, può modificarla cambiando atteggiamento nel modo in cui si pone, in cui osserva, in cui si relazione alla realtà e agli altri. Questo sicuramente vale. Poi, per diventare una guida spirituale o un capo carismatico, ci vuole qualcosa di più. Nella fiction si riesce più facilmente che nella vita, ma non è neanche necessario diventare guida o tantomeno fenomeno social (sorride). Tra l’altro, quando parli di fenomeno social, non dici se sia negativo o positivo.

Continua a leggere sul Radiocorriere Tv N.09 a pag.20