Vi presento i miei magnifici 12
MILLY CARLUCCI
È il talent game show più divertente della Tv. Sabato 18 marzo torna in prima serata su Rai 1 “Il Cantante Mascherato”. La conduttrice al RadiocorriereTv: «Tra le novità il “Mascherato per una notte” che canterà all’interno di un grande cuore»
Un’edizione straordinaria di “Ballando con le Stelle”, con ascolti davvero importanti, e ora il ritorno del “Cantante Mascherato”, come sta vivendo questa stagione Tv?
È stato veramente un anno particolare, in cui siamo usciti dai regolamenti covid. E non è stato una cosa da poco. Il nostro compito è quello di essere imperturbabili, di portare allegria, serenità, divertimento, ma con quello che succedeva era complicatissimo. C’era sempre la spada di Damocle, sospesa su di noi, per cui quando una persona risultava positiva altre venivano fermate in via precauzionale, ed era a rischio l’intera produzione. Tutto naturalmente sacrosanto, ma è stato angosciante. Stiamo vivendo l’anno della ritrovata normalità. Che gioia! È stato bello tornare a essere realmente spensierati.
Nuovo anno e nuove maschere
In questa nuova edizione, che va in onda di sabato ed è un po’ più lunga, abbiamo introdotto il “mascherato per una notte”, l’ospite d’onore. Abbiamo costruito una maschera universale, che possa ospitare i diversi tipi fisici, che andasse bene per tutti. È un grande cuore, che viene carrellato dentro allo studio, con un personaggio o più personaggi all’interno. Si apre davanti e rivela uno schermo retroilluminato in cui la persona, o le persone, si vedono in silhouette. Li vedi muoversi, li senti cantare, e devi indovinare di chi si tratti. Avremo così uno smascheramento a un terzo di trasmissione, senza dovere aspettare la fine della puntata per avere la soddisfazione di conoscere l’identità. E poi ci sono le dodici maschere in gara.
Ce le presenta?
Grande novità, ci sono tre maschere che hanno un volto umano: il Cavaliere veneziano, vestito con abito del Settecento e con la sua parrucca lunga. Stesso discorso vale per la Stella e la Rosa. Quest’ultima ha un grande abito a forma di rosa con una testa che è una corolla, ma all’interno, dove c’è il bocciolo, c’è un volto umano. Una novità di scrittura rispetto alle maschere degli animali parlanti, quelle della nostra infanzia: da “Pinocchio” con il gatto e la volpe a “Robin Hood”, che è una volpe, e il menestrello che è un gallo. Vedremo come questa novità sarà accolta dal pubblico. È una peculiarità dell’edizione italiana, come del resto l’ospite d’onore.
Passiamo agli animali…
… abbiamo i Colombi, una maschera romantica ed elegante, il Cigno, che può contenere da una a cinque persone. È veramente grosso, come una utilitaria a forma di cigno, è fatta apposta per confondere ancora di più le acque. C’è il Criceto, che in realtà è una criceta e indossa il tutù da ballerina, con le collane. È quasi una mascotte per bambini. Quindi lo Scoiattolo nero, che esiste davvero e vive sulla Sila, in Calabria. Un vero e proprio scoiattolo italiano. Abbiamo lo Squalo, vestito come un Dean Martin anni Cinquanta-Sessanta, gessato, rosso, con aria un po’ beffarda. E il tenero Riccio che, al contrario, è un animale molto timido, che si difende chiudendosi a palla. È un tenerone.
Ma non è tutto…
… c’è il Ciuchino, simpaticissimo, ed è da rivalutare completamente. Nell’immaginario collettivo è un animale sciocco e sfaticato, l’esatto contrario della realtà, in quanto l’asinello è intelligente e laboriosissimo. Quindi viva il Ciuchino (sorride). L’Ippopotamo è un rocker, vestito come Elvis anni Settanta, e c’è anche il Porcellino, animale estremamente intelligente, spesso narrato erroneamente nelle favole come sciocco.
Novità anche in giuria, come si stanno integrando tra loro i nuovi giurati?
Si sono incontrati per girare il promo e nel giro di un attimo erano già amalgamati. Si conoscono da tanto tempo, così possono scherzare senza problemi diplomatici. C’è davvero un clima molto goliardico.
Direttamente da “Ballando con le Stelle” arriva Iva Zanicchi
Iva arriverà, immagino, con una enciclopedia della barzelletta. La fermano anche per strada proponendogliene alcune da dire in televisione. In giuria ci sarà Serena Bortone, che ha una capacità investigativa nell’animo. Vedo come sa conquistare la fiducia degli interlocutori nelle sue interviste, i suoi ospiti le aprono il cuore, le dicono cose anche molto personali. Lei sarà una punta di diamante della nostra investigazione. Poi c’è Cristian De Sica, l’amico che tutti quanti vorrebbero avere a cena, per il suo modo di leggere la realtà con ironia.
Ci sono anche due conferme
Della vecchia giuria conserviamo l’arguzia e la profondità investigativa di Flavio Insinna, il mago di tutte le investigazioni, perspicace e pignolo come Sherlock Holmes. Quindi Francesco Facchinetti, con i suoi pigiamini colorati, che ha un approccio curioso: la sua follia a volte ha messo a nudo elementi che altri giurati non avevano considerato.
Tra tutte le maschere che state preparando qual è quella che le somiglia di più?
Somigliarmi no, io sono la mamma di tutti. Una mamma chioccia che mette un po’ di sé dentro a ogni protagonista…
… in cuor suo non le capita di tifare per qualcuno?
Il mio atteggiamento è quello dell’allenatore di una squadra di calcio che sta a bordo campo. Ecco, l’allenatore soffre o gioisce per tutti. La gara è un trionfo collettivo.
In teatro troveremo anche due capo-investigatrici.
Sara Di Vaira e Rossella Erra, che raccoglieranno gli umori e i suggerimenti del pubblico in sala e del pubblico a casa, quello della rete.
Sempre più numeroso e impegnato nelle investigazioni…
… quando sei a casa non solo hai il televisore con un buon audio, mentre in studio c’è un po’ di confusione, ma hai anche la possibilità di avere per le mani lo smartphone, per cercare dettagli che possono risultare importanti.
Cosa chiede ai concorrenti nel momento dell’ingaggio?
Chiedo loro se vogliano fare un’esperienza surreale e se abbiano anche voglia di fare un periodo di gioco di guardie e ladri, perché l’elemento più importante è la segretezza. Ti devi nascondere, non ti devi far beccare (sorride). Questo concetto l’hanno capito bene tutti quanti, vedo che anche quando arrivano al primo incontro sono già molto consapevoli del fatto che non si debba dire nulla ad anima viva. Sono tutti fan del programma, si sono divertiti in passato nello scoprire tutto il gioco di scatole cinesi che siamo costretti a creare. Noi diciamo bugie oneste…
Bugie bianche…
Bianchissime, candeggiate (sorride).
E poi c’è il lavoro sulla voce…
La voce parlata la modifichiamo con un plugin. Quando i cantanti parlano, la loro voce passa da uno strumento che la restituisce in tempo reale completamente trasformata. Ma quando cantano, sentiamo veramente la loro voce. Certo, in parte scegliamo un repertorio distante dal loro. Quando ci fu Al Bano, ad esempio, gli facemmo cantare brani di Pappalardo, molto diversi dai suoi, e lui fece anche la fatica di graffiare la voce. L’unica cosa che facciamo, quando ci sono caratteristiche così forti che anche uno sforzo nell’interpretazione non riesce a cambiare la voce, è schiarirla o scurirla, portandola un’ottava sopra o un’ottava sotto. Ma la voce è la loro.
Cosa serve per rendere magica una serata in Tv?
L’emozione vera. Qualunque cosa tu faccia: reality, emotainment, talent. Deve nascere un’emozione che deve essere autentica. Se la cosa è procurata, scritta, non funziona. Serve un’emozione sincera.