Vi aspetto a casa

CRISTIANO MALGIOGLIO

Mercoledì 14 dicembre, in prima serata su Rai 2, la seconda puntata di “Mi casa es tu casa”, il programma che ha visto il debutto del cantautore nel ruolo di conduttore: «Il pubblico mi vuole bene perché sono me stesso e dico ciò che penso». E dei grandi intervistatori afferma: «Amo quelli che non interrompono l’ospite, proprio come Mara Venier e Silvia Toffanin»

“Mi casa es tu casa”, come è stato l’incontro con questo programma?

Me l’ha proposto il direttore Stefano Coletta e sono davvero molto contento. Essendo stato condotto in passato da Raffaella Carrà, all’inizio ero un po’ perplesso perché Raffaella era un gigante e vicino a lei io sono un piccolo granello di sabbia. Poi il direttore mi ha rassicurato, dicendo che il programma sarebbe stato diverso. Così è stato e siamo partiti immediatamente alla ricerca degli ospiti…

Lei ha puntato subito in alto…

Il mio più grande desiderio era quello di ospitare Jennifer Lopez. Pensavo di poterci riuscire, ma senza tanti soldi a disposizione non è facile. Se ci sarà una seconda edizione ci proveremo di nuovo.

Come si sente nei panni dell’intervistatore?

Non è la prima volta, in passato ho intervistato alcuni grandi personaggi per “Unomattina”, parlo di Juliette Binoche, Cameron Diaz, Meryl Streep e altri ancora. Loro si divertirono molto perché non vedevano in me il giornalista, ma l’artista e anche per loro era molto più facile.

Ci sono intervistatori ai quali si ispira?

Se devo ispirarmi a qualcuno penso a David Letterman, mi piacciono il suo stile, la sua ironia.

E tra gli italiani?

Mara Venier fa interviste straordinarie, è bravissima, buca lo schermo. Dà spazio all’ospite lasciandolo parlare senza interromperlo. Amo molto anche Silvia Toffanin.

Di Raffaella Carrà cosa ha amato?

Raffaella era sinonimo di talento e ironia, davvero qualcosa di meraviglioso. Credo che il talento senza l’ironia sia qualcosa di incompiuto.

Che cosa fa quando si rende conto che un suo ospite non le dice tutta la verità?

Sorvolo, anche se devo dire che gli ospiti delle nostre puntate sono stati per lo più sinceri.

Lei non ha mai avuto troppi peli sulla lingua, quanto paga nella vita essere persone libere e schiette?

Dire ciò che si pensa rafforza, siamo in un Paese libero. Penso che la mia schiettezza sia una delle ragioni del mio successo.

Cristiano, ci anticipa gli ospiti della seconda puntata?

Ho voluto Ilona Staller con tutte le mie forze. Non volevo la pornostar, ma la donna. Ho scoperto una sensibilità straordinaria e una madre bellissima, una persona molto dolce che ha bisogno d’affetto. Averla con me in trasmissione è stato un momento stupendo, l’intervista è molto commovente.

Altri ospiti?

Ci sono altre due donne, ma le scoprirete nel corso della puntata. Si mangia, si ride, si scherza, si piange, si canta, c’è un po’ di tutto.

Nella vita di tutti i giorni che padrone di casa è?

Una casalinga disperata (sorride).

Si diverte di più nella parte dell’ospite o in quella del padrone di casa?

A casa mia sono l’ospite, cerco di far stare a proprio agio le persone che mi vengono a trovare.

Che cosa rappresenta per lei la casa?

Quando c’erano i miei genitori era il covo giusto, dove mi sentivo protetto. Da un certo punto in poi della tua vita cerchi di proteggerti da solo. La casa è la tua compagna di vita, che conosce tutti i tuoi peccati.

In cucina come va?

Bene, anche se non sono una grande cuoca. C’è anche chi ha rifiutato di mangiare il cibo preparato da me (sorride).

Il suo dress code è sempre molto originale e sgargiante, quanto raccontano di lei gli abiti che indossa in Tv?

Gli abiti che indosso a “Tale e Quale Show” sono quelli che avrei voluto indossare agli inizi della mia carriera. Il trasformismo è qualcosa di ineguagliabile. Non amo le cose finte, in quello che indosso c’è anche ciò che sono.

Come vive la popolarità?

Mi piace l’affetto delle persone che mi fermano per strada e che vogliono parlare, che mi chiedono un selfie, è meraviglioso.

Cosa le rende davvero felice?

Avere a fianco la persona alla quale sono vicino, e che mi possa fare una carezza nella nuca, sui capelli, proprio come faceva mia madre.

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