Venticinque anni…in Famiglia!
TIBERIO TIMPERI
Dal 17 settembre su Rai 1 è ripartito il programma, in onda il sabato e la domenica, condotto con Monica Setta e Ingrid Muccitelli
Come ci si sente alla venticinquesima edizione?
Ma basta! Siamo stanchi! E’ proprio vero che in Rai non cambia nulla! (ride)
Con quali novità siete tornati con “Uno Mattina in Famiglia”?
Novità non ce ne sono, nel senso che è una trasmissione di successo, perché cambiarla? Ogni minimo cambiamento significherebbe attentare ad una chimica, ad un’alchimia, ad una magia che ogni anno riesce.
La formula è quella consolidatasi negli anni e premiata da ascolti record e da riconoscimenti. Cosa ti aspetti da questa stagione?
Mi aspetto che sia una edizione serena, calma e tranquilla, all’insegna del buon umore e dell’ironia.
La partenza del programma è coincisa con la settimana dell’apertura delle scuole. Tanto spazio ai ragazzi, ma anche a tutti quei temi vicini alle famiglie…
Coincide soprattutto con le elezioni e quindi bisogna stare attenti. Se inarco il sopracciglio sinistro poi devo inarcare il sopracciglio destro e viceversa, per cui sarà un problema. Cammineremo sulle uova e non sode.
Cosa ti chiedono le persone che ti fermano per strada?
Mi chiedono di non martirizzare il Colonnello quando fa gli esperimenti e qualcuno passa pure agli insulti sui social. Però io e il Colonnello siamo d’accordo, anche lui è stato contaminato da quella lucetta rossa che è la telecamera e lo dico con affetto, sia chiaro.
Attivissimo sui social. Li ami? E come sono davvero le tue colazioni?
Li sopporto. Sono una tappa obbligata per chi fa un lavoro come il mio e in teoria potrebbero rappresentare anche la mia pensione dato che qualcuno ci lucra sopra, ma non è il mio caso. Le mie colazioni sono come le vedete, e devo dire che è molto triste che si parli delle mie colazioni dato che sono un professionista che fa tanto altro, ma c’è gente che mi ferma per strada per questo. Ho un auditel mostruoso. Dovrò fare un format con quella faccia e con quella mimica. Nato per caso, corro a depositarlo.
In cucina sei un bravo cuoco. Preferisci piatti consolidati o ti piace improvvisare?
L’improvvisazione è legata a quello che contiene il frigorifero.
A “Uno Mattina in Famiglia” ci riserverai qualche improvvisazione?
Abbastanza, se posso la infilo ovunque. Quando leggi un testo puoi leggerlo in maniera afona o dargli un’espressione. In televisione non sono un lettore, non mi piacciono quelli che leggono il gobbo e i punti, le virgole, i respiri. Io sono uno spontaneo, verace. Oramai ci sono conduttori che fanno i lettori e non è la mia filosofia di televisione.
Un invito ai lettori del RadiocorriereTv?
Sintonizzatevi e, come sempre, chi arriva prima aspetta.