Valeria Solarino

Io e Greta, unite dall’amore per la musica

La protagonista femminile della serie di Rai2 “L’Alligatore” si racconta al RadiocorreireTv: «Il regista Daniele Vicari voleva che il mio personaggio fosse molto simile a Dolores, cantante dei Cranberries, e così ho cercato di entrare in quel mondo»

Come è stato il suo incontro con Greta?

Intenso sin dalla prima lettura del copione. È una musicista, una cantante, si percepisce sin dall’inizio della storia l’intensità del suo rapporto con l’Alligatore. Greta è una donna apparentemente molto forte, ma nella realtà è ingenua, prende le cose di petto andandosi a scontrare con un mondo che non conosce. Mi piace molto la storia d’amore che vive, quello con Marco (L’Alligatore) è un continuo cercarsi, ma è anche uno stare lontani obbligato, per come è cambiata la loro vita, per come sono diventati.

Entrare in un personaggio, da dove comincia?

Sottraendo tutte quelle mie caratteristiche che non vanno bene. Tolgo quello che mi può allontanare, dal mio modo di camminare, di guardare, dall’aspetto. Abbiamo creato un look che potesse essere il più vicino possibile alla vita di Greta. Parto sempre dall’immagine, dalla prova costumi, dal trucco, dai capelli. Vedere il personaggio che devo interpretare mi aiuta a essere coerente con la sua anima, con la sua storia. In questo caso ho cercato di lavorare sull’inconsapevolezza di Greta, lei ha una sua femminilità che non ostenta, non c’è mai malizia in quello che fa, non c’è mai un calcolo, una seconda intenzione. La sua è una purezza che si scontra con un modo di fare duro, che null’altro è se non un tentativo di autodifesa.

Greta non nasce nel romanzo di Massimo Carlotto, ma sullo schermo…

Mi affascina il fatto che nella sceneggiatura abbia una sua vita, non è solo l’ex dell’Alligatore. Ogni personaggio femminile di questa serie ha una propria personalità. Non è scontato, per un’attrice, incontrare personaggi a tuttotondo che raccontino qualcosa. In ogni scena de “L’Alligatore” c’è un pezzo della sua vita, del suo passato.

Continua a leggere sul RadiocorriereTv N. 48 a pag.20