Unomattina Estate

Un  buongiorno col sorriso

È partita l’edizione estiva del programma che dà la sveglia agli italiani. Le notizie, gli approfondimenti, gli ospiti, i collegamenti, tutti i colori della cronaca. Il RadiocorriereTv incontra i conduttori Barbara Capponi, giornalista del Tg1, e Alessandro Baracchini, in prestito da Rai News

Cosa avete provato, alle 7.10 del 29 giugno, quando sulle note della sigla di “Unomattina” è partita la vostra nuova avventura?

BARBARA: Tanta soddisfazione, tanta felicità e allo stesso tempo una forte emozione. L’emozione di ritornare a casa, in un programma che conosco.

ALESSANDRO: Una grande carica di adrenalina, forse troppa (sorride). Ero contento, ora continuo a sorridere, ma con più contenimento.

Condurre “Unomattina” significa dare il buongiorno agli italiani…

ALESSANDRO: Un grande onore. Ho fatto molte cose in Rai, dal caporedattore degli esteri al conduttore delle news, mi sono occupato degli approfondimenti, ma essere chiamato su Rai1 dal direttore Stefano Coletta, che tra l’altro non avevo mai incontrato o sentito, è stato una vera soddisfazione.

BARBARA: La Rai mi ha dato l’opportunità di condurre un programma, come era già capitato con “La vita in diretta”, che conoscevo perfettamente nella struttura, nel suo Dna, avendoci lavorato sul campo, come inviata, in redazione. “Unomattina” la porto nel cuore.

In questa estate diversa, come cambia l’approccio del giornalista nel racconto dei fatti?

BARBARA: Abbiamo alle spalle mesi difficilissimi. Ci auguriamo che il peggio sia passato, ma dobbiamo mantenere alta l’attenzione nei confronti dei fatti dell’attualità, a partire dal monitoraggio della situazione sanitaria. È un’estate di ripartenza, di rilancio, in uno scenario di grande complessità. Il nostro è un racconto in chiave positiva, di speranza, che passa anche attraverso le opportunità che possono esserci. Nel corso dell’estate ci occuperemo molto di ambiente, delle scelte green, di mobilità sostenibile. La narrazione su queste tematiche sarà forte, così come quella sulla ripartenza culturale, della musica, dei concerti, del teatro.

ALESSANDRO: Il giornalista fa sempre il giornalista. Come tanti colleghi ho seguito, giorno dopo giorno in diretta su Rai News, i momenti più drammatici. Era difficile trovare il registro giusto. Ci accusavano, come media in generale, di allarmismo, ma noi le notizie le dovevamo dare. Erano allarmanti le notizie, mai il nostro modo di darle. Ora viviamo un momento ugualmente molto delicato, per la pandemia che non è finita e per i disastri causati nella società, le difficoltà nel lavoro, nell’economia, nelle vite delle persone, anche a livello psicologico. La responsabilità di un giornalista è sempre quella di raccontare i fatti, la responsabilità di un comunicatore, soprattutto nel contenitore del mattino di Rai1, è quella di avere uno sguardo al positivo, sereno, nei confronti delle cose.

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