Una squadra
DOCUSERIE
Sei episodi per raccontare la magica stagione di Coppa Davis, con le testimonianze dirette dei suoi protagonisti: Panatta, Bertolucci, Barazzutti, Zugarelli, Pietrangeli. In prima visione su Rai 2, ogni venerdì in seconda serata, dal 25 novembre. Dal 24 tutte le puntate disponibili su RaiPlay
Arriva su Rai 2 in prima visione “Una squadra”, la docuserie in sei episodi di Domenico Procacci, trasmessa in tre seconde serate a partire da venerdì 25 novembre (su RaiPlay sarà disponibile dal 24 novembre), che racconta il segmento più avvincente e importante del tennis italiano.
La squadra è quella composta da Adriano Panatta, Paolo Bertolucci, Corrado Barazzutti e Tonino Zugarelli, i quattro atleti che, nella seconda metà degli anni Settanta, rappresentavano l’Italia nella Coppa Davis, il più importante e blasonato torneo di tennis per nazioni del mondo. E poi Nicola Pietrangeli, che aveva smesso di giocare nel ’74 e, come capitano non giocatore, ha guidato gli azzurri alla loro prima – e fino a oggi unica – vittoria in Davis, nel 1976.
Era la squadra più forte del mondo: fra il ’76 e l’80 le finali giocate sarebbero state in tutto quattro. Il racconto sportivo e umano di questa storia è stato realizzato da Domenico Procacci, il numero uno di Fandango che, dopo una trentennale carriera di produttore ed editore, ha deciso per la prima volta di fare il regista.
La narrazione orbita intorno alla finale di Davis del dicembre 1976, quando a Santiago del Cile l’Italia vinse la coppa incontrando i padroni di casa. Una vicenda sportiva molto tormentata sotto il profilo politico: non era scontato che si accettasse di andare a giocare in un Paese governato al tempo da una feroce dittatura, quella di Pinochet. Il mondo politico si astenne dal prendere posizione, lasciando la decisione alla Federazione Italiana Tennis, che non senza esitazioni e polemiche decise che la finale andava giocata.
“Una squadra” è un documentario avvincente, destinato non solo agli appassionati di tennis, considerando fra l’altro la spiccata umanità dei suoi protagonisti che sono stati coinvolti, direttamente, tutti: “Se uno soltanto di loro mi avesse detto di no non avrei fatto niente”, spiega Procacci, che è riuscito, grazie a un montaggio agile e puntuale, a comporre le interviste realizzate nel 2021 con il materiale dell’epoca. La stagione della Davis italiana, oltre a essere un piccolo monumento mitologico del tennis e del nostro sport, contiene risate e musi lunghi, scherzi e dispetti, litigi e riconciliazioni, dramma e commedia, che non si ferma alla finale cilena.
Nel ’78 Pietrangeli sarebbe stato esonerato dal suo ruolo di capitano non giocatore per volere dei quattro tennisti i quali, Panatta su tutti, facevano parlare giornali e pubblico anche per quel che accadeva fuori dal campo, dandoci anche un affresco potente degli anni Settanta, tempi in cui uno sport popolare produceva campioni forse meno muscolari e potenti, ma molto meno omologati e prevedibili rispetto a oggi.
La docuserie si inserisce su Rai 2 nel quadro di una nuova stagione entusiasmante per il tennis italiano e dell’attenzione che il pubblico e il canale Rai stanno dedicando a questo sport: proprio su Rai 2 si può assistere, fino al 30 novembre, alle dirette delle Atp Finals, un torneo d’eccezione che vede sfidarsi a Torino i primi otto tennisti del mondo.