Una finestra aperta sull’estate
WEEKLY
Le vacanze, il turismo, il costume e la società, ma anche gli ospiti e gli inviati. Il sabato e la domenica alle 8.20 su Rai 1 Carolina Rey, Fabio Gallo e Cora Boccia danno il buongiorno agli italiani
L’estate degli italiani, che racconto emerge dall’osservatorio di “Weekly”?
CAROLINA: Un racconto completo, che ognuno di noi fa a modo proprio. Le varie anime del programma fanno sì che ogni aspetto del racconto venga approfondito e affrontato. Sono felice che si possa fare compagnia a chi quest’estate non andrà in vacanza.
FABIO: Un’Italia che non si arrende. La raccontiamo in maniera spontanea e, passami il termine, più frizzante possibile. Parliamo di un Paese bellissimo che è tornato ad andare in vacanza dopo l’emergenza covid. Certo, con il virus dobbiamo viaggiare con tutte le precauzioni e con più coscienza possibile.
CORA: Vogliamo dare ai telespettatori informazioni di servizio, porci domande e fornire indicazioni, dare risposte. Viviamo un’estate particolare, in cui insieme alla rinascita ci sono la guerra in Ucraina, la super inflazione, i problemi nel trasporto aereo, le preoccupazioni per l’autunno che verrà, a partire dal caro energia. Partiamo dalla vox populi e cerchiamo di capire. Sul tema prezzi, ad esempio, abbiamo dato voce alla gente, che conta le foglie della lattuga prima di acquistarla, poi sentiamo le associazioni di categoria, i consumatori.
Cosa riesce ancora a sorprendervi, da cittadini e da “narratori” televisivi, del nostro Paese?
CORA: La capacità degli italiani di reinventarsi continuamente, di lottare. Siamo un popolo di guerrieri, abbiamo inventiva, fantasia, capacità artigianale. Spesso ci descriviamo peggio di quello che siamo nella realtà.
CAROLINA: La bellezza dei nostri paesaggi, della quale a volte ci dimentichiamo. Ogni volta che in trasmissione apriamo un collegamento esterno penso che mi piacerebbe visitare quel luogo, la sensazione è di meraviglia. E poi amo vedere quanta veracità ci sia nel racconto della gente nei nostri paesi, nei nostri borghi. Mi piace potere raccontare tanta verità.
FABIO: Al di là dei luoghi, le cui bellezza e unicità sono sotto gli occhi di tutti, penso alla grande varietà che l’Italia regala, e non parlo solo di coste. Mi stupisce anche la voglia di raccontare le nostre terre, le nostre tradizioni con passione e rispetto, da parte dei giovani e non solo. Fino a una decina di anni fa in molte regioni, quelle più riservate e meno espansive, non era così. Oggi c’è voglia di condivisione.