Tornano i Conti

TRA MUSICA E SHOW

Con i “Seat Music Awards 2021”, in onda il 9 e il 10 settembre in prima serata, il Carlo nazionale apre la nuova stagione Tv di Rai1: «Premiamo i protagonisti di un anno di musica», afferma. Da venerdì 17 sarà invece alla guida di “Tale e Quale Show”: «Un’edizione improntata sulla leggerezza dedicata a Raffaella Carrà»

foto di Iwan Palombi

Tra pochi giorni i “Music Awards 2021” e gli spalti gremiti dell’Arena di Verona. Dopo un anno e mezzo di studi televisivi semivuoti è pronto a fare suo l’abbraccio del pubblico?

Ancora non saremo alle capienze originali delle 12 o 13 mila persone, però averne 6 mila, il cinquanta per cento, è già molto, è un contatto diretto con il pubblico. Ritorniamo a fare questa festa, la premiazione dei protagonisti di un anno di musica, con un pubblico in presenza, un primo passo verso il ritorno alla normalità.

In Arena per premiare la grande musica italiana, cosa deve avere una canzone per conquistare il pubblico e diventare davvero popolare?

Le parole e la melodia: sono loro, insieme, a fare breccia. Quando questi due elementi sono perfetti, ecco che anche la canzone è perfetta. Se poi si è in estate è d’aiuto la leggerezza, mentre una canzone lanciata in autunno o in inverno ha un peso diverso.

A proposito di brani dal sapore estivo, ce n’è uno che ha canticchiato di più in questi mesi?

Mi è piaciuto molto il remix di “Bongo Cha Cha Cha”, l’ho trovato un’idea bellissima, geniale. Se poi pensiamo che è un brano del 1959 è la dimostrazione che una canzone quando è orecchiabile, ha un testo e una melodia accattivanti, può non avere tempo. Basta soltanto adeguarla alle sonorità del momento.

Orietta Berti con Fedez e Achille Lauro, Ornella Vanoni con Colapesce e Dimartino, Loredana Bertè con Emma, come vede questo incontro tra stili e generazioni musicali tra loro tanto distanti?

Una distanza apparente. Come dimostrano i risultati quando la musica c’è, i professionisti e i cantanti ci sono, le distanze non sono così incolmabili. Anzi, rispetto a qualche anno fa, quando ognuno stava un po’ nel suo territorio, queste commistioni di mondi diversi portano a risultati interessanti. Per fortuna anche da noi in Italia oggi ci sono tanti di questi incontri.

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