Tinto

Destinazione libertà

Il mezzogiorno di Rai 1 in questa calda estate si muove su quattro ruote: «Andiamo sul territorio non solo per visitarlo dal punto di vista turistico, ma anche per assaggiarlo, valorizzando l’aspetto enogastronomico. È un bel modo di viaggiare anche grazie alla televisione, come una sorta di teletrasporto» racconta al RadiocorriereTv il conduttore di “Camper”

© Eleonora Ferrettoi

Il camper di Rai 1 è in viaggio per l’Italia, come sta andando?

Siamo molto contenti, perché abbiamo la possibilità di portare in vacanza gli italiani alla scoperta di un Paese bellissimo e buonissimo. Andiamo sul territorio non solo per visitarlo dal punto di vista turistico, ma anche per assaggiarlo, valorizzando l’aspetto enogastronomico. È un bel modo di viaggiare anche grazie alla televisione, come una sorta di teletrasporto.

Con Roberta c’è una bella sintonia, come è stato il vostro primo incontro?

Avevo conosciuto Roberta tempo fa quando era stata ospite nel mio programma, “Frigo” su Rai 2, e, già in quell’occasione, mi aveva colpito per la sua solarità, intelligenza, ma soprattutto mediterraneità. Con “Camper” ho l’occasione di stare con lei tutti i giorni, alla fine sembra di conoscerci da una vita. In tv le coppie sono fondamentali, il clima, l’alchimia che si crea sta alla base del successo di un progetto.

In che cosa vi compensate?

Siamo entrambi molto solari, sempre con il sorriso sulle labbra, la vita va presa con allegria. Si è creata una bella alchimia intellettuale, non abbiamo mai quell’ansia di prevalere l’uno sull’altro, pensiamo solo alla riuscita del prodotto. Credo che tutta questa energia, allegria e sintonia arrivino anche a casa.

Ha mai fatto un viaggio sulle quattro ruote di un camper?

È successo tanto tempo fa, quando ero più giovane e frequentavo l’università, è stata davvero un’esperienza incredibile. Oggi sono i miei figli a chiederlo e, conducendo questo programma, non ho più scuse. Il camper dà la possibilità di non pensare alle prenotazioni di alberghi, ristoranti e impazzire se non trovi posto da qualche parte. Vivi immerso nella natura e, seguendo tutte le regole ti puoi fermare ovunque. Più che un mezzo, è una vera e propria filosofia di vita.

Come deve essere il suo compagno di viaggio ideale?

Deve essere curioso e abbandonarsi al viaggio. Con il camper il viaggio è già nel mezzo di trasporto, lo vivi, è una parte importante della tua vacanza. Il mio compagno ideale deve avere voglia di assaggiare i piatti del territorio, detesto chi all’estero va in cerca del ristorante italiano con la tovaglia a quadretti bianchi e rossi. La pasta la mangio al ritorno.

La sua vacanza ideale invece?

Con gli amici! Facendo una vita abbastanza prestante, deve essere una vacanza stanziale, non il mordi e fuggi che non ti lascia niente, ma l’andare in un posto anche per più giorni e scoprirlo un po’ alla volta, godermi i borghi, l’entroterra, la costa, andare a mangiare le specialità di un luogo.

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