Stefano Bini
Il programma delle buone notizie
Un viaggio in una Italia concreta, costruttiva e innovativa, per incontrare persone speciali. Il RadiocorriereTv intervista Stefano Bini, conduttore del programma insieme a Melissa Greta Marchetto e Fabrizio Biggio. In onda su Rai2 il giovedì in seconda serata
Le sfide vinte di donne e uomini che guardano il futuro con determinazione e fiducia. Stefano Bini, Melissa Greta Marchetto e Fabrizio Biggio conducono “Il lato positivo”, il giovedì in seconda serata su Rai2. Nel corso delle puntate conosceremo storie come quella di Flavia, che si è inventata una community che aiuta le ragazze e i ragazzi bullizzati. O di Monica che, dopo il terremoto in Emilia, ha mollato il suo lavoro e ha trasformato la sua casa di famiglia in un bed and breakfast super tecnologico. Oppure la storia di Milena, una modista creativa che cuce mascherine di stoffa.
Un titolo che ben risponde all’esigenza, diffusa, di ritrovare fiducia nel futuro, nelle nostre potenzialità. Dove ci portate con “Il lato positivo”?
In un mondo fatto di positività, allegria e speranza, con tante buone notizie dall’Italia e non solo, notizie sui generis, scherzose e che faranno anche un po’ riflettere. E poi ci sono le storie di imprenditori, professionisti, studenti, che ce la stanno facendo nonostante il covid.
Quanta determinazione e quanto coraggio avete trovato nelle testimonianze che avete raccolto?
Abbiamo trovato coraggio ed entusiasmo. Chi ha intrapreso nuove strade, chi ha investito nel periodo della pandemia, ha senza dubbio tanta speranza nel futuro. Le storie che raccontiamo e le notizie che proponiamo scaldano un po’ il cuore. Abbiamo scoperto, ad esempio, che l’università del Michigan dà crediti extra agli studenti che vanno a tagliare il prato degli anziani che hanno contratto il covid, o che un senza fissa dimora, dopo avere vinto un bel gruzzoletto alla lotteria, ha subito comprato casa, ma ha anche donato i soldi rimanenti a un’associazione di bisognosi.
Spesso le buone notizie finiscono in ultima pagina perché sono considerate meno appetitose per lettori e ascoltatori, come si può invertire questa tendenza?
Bisogna crederci. Non possiamo andare avanti a parlare solo ed esclusivamente di covid, bisogna dare speranza al lettore e al telespettatore. Insieme alle notizie dei contagi e delle vittime, che ogni giorno oggettivamente ci sono, è anche importante dire che nel brevissimo tempo avremo 10 vaccini a disposizione e che ad aprile avremo 10 milioni di dosi. Le buone notizie strappano un sorriso e questo incide su morale e psicologia.