Sono Affari di tutti noi
Venti rappresentanti delle regioni italiane protagonisti al Teatro Delle Vittorie di Roma con le loro storie e i loro sogni. Tutte le sere alle 20.40 su Rai 1 “Affari tuoi” fa giocare le famiglie. «Sono curioso e pronto ad affrontare questa nuova avventura» afferma il neo-padrone di casa, che è già alle prese con il Dottore: «È il mio preparatore atletico. Il nostro primo incontro è andato molto bene. Come in tutte le relazioni sarà un crescendo di intesa e divertimento»
Dal 2 settembre alla guida di uno dei programmi più amati della Tv, come si è preparato al debutto?
Durante questi mesi ho studiato, preso le misure con lo studio (Teatro Delle Vittorie), riguardato puntate delle passate edizioni di “Affari Tuoi”, dalle più vecchie alle più recenti. Ho cercato di fare mio questo programma, che da spettatore mi è sempre piaciuto. Ora ho voglia di partire, sono curioso e pronto ad affrontare questa nuova avventura.
Un’eredità importante, come sarà il nuovo “Affari Tuoi”?
“Affari tuoi” è un’istituzione con le sue regole e la sua liturgia, quindi non sarà stravolto. Da un punto di vista stilistico abbiamo deciso di tornare a una versione più classica, ai pacchi di cartone, perché su di me hanno sempre giocato un fascino particolare. In questa edizione torna anche il telefono, quello classico a cornetta, lo trovo più bello esteticamente e funzionale a una gestualità che mi appartiene di più. Per il resto porterò la mia personalità, la voglia di divertirmi con il pubblico in studio e a casa.
Fortuna, intuizione, sorriso… che caratteristiche deve avere un concorrente per essere vincente nel programma?
Direi un equilibrio tra i tre elementi: 50 per cento fortuna, 30 intuizione e 20 sorriso.
Come è stato il suo primo incontro con il Dottore? Vi siete piaciuti?
Il Dottore è il mio preparatore atletico. Il nostro primo incontro è andato molto bene, ci siamo messi subito al lavoro per creare il giusto “filo di comunicazione” per il programma. Come in tutte le relazioni sarà un crescendo di intesa e divertimento.
“Affari Tuoi” è un game Tv ma è anche un grande “gioco di società”, che rapporto ha con il gioco?
Da casa quando guardavo “Affari Tuoi” mi piaceva cimentarmi nel gioco e capire quale potesse essere l’offerta del Dottore. Mi piacciono i giochi di società dove devi creare una strategia per vincere.
Si immagini per un istante concorrente, opterebbe per il rischio o per la cautela?
Io sono uno che rischia. Un’opportunità come quella di essere concorrente ad “Affari Tuoi” non si ripresenta due volte nella vita, quindi sfrutterei al massimo la fortuna e me la giocherei fino in fondo.
C’è un numero che ha per lei un significato particolare?
Sì, il numero 11, ma non dirò perché.
La Rai punta su di lei, il suo sogno di diventare un intrattenitore a tutto tondo sulla rete ammiraglia si sta avverando. Come vive questo momento magico?
Con profonda gratitudine e senso di responsabilità verso la Rai, che sta credendo in me, e verso il pubblico che già con “S.T.E.P.” e “Bar Stella” mi ha dimostrato un affetto immenso. Ora con “Affari Tuoi” mi piace pensare di poter entrare nelle case degli italiani, piano piano, e accompagnare i telespettatori nel momento delicato di fine giornata, sperando di diventare, nel tempo, “uno di famiglia”.
A proposito di famiglia, cosa dice la sua di questa nuova sfida?
Loro sono i miei primi sostenitori e per me è davvero importante sentire tutta la mia famiglia vicina in questo momento così importante per il mio lavoro.
Cento anni di radio, 70 di Tv, che cosa augura a mamma Rai?
A questa mamma tosta, bella e sempre moderna, così presente nelle famiglie italiane, auguro lunghissima vita perché merita tutto l’amore che il pubblico quotidianamente le dimostra.
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