Signore e signori, buonasera (da Napoli)

Sessant’anni fa nasceva il Centro di Produzione radio televisivo del capoluogo campano, luogo che ha ospitato e ospita la realizzazione di programmi cult della televisione italiana, da “Senza Rete” a “Furore”, da “Stasera tutto è possibile” a “Reazione a catena”, passando per “Made in Sud”, “Sotto le Stelle” e “Un posto al sole” con le sue oltre 6 mila puntate. Il direttore del CPTV Antonio Parlati al RadiocorriereTv: «Questo centro viene sentito dal territorio come qualcosa di proprio. Vogliamo andare sempre avanti, progredire, accettare nuove sfide»

Dal bianco e nero al colore, dagli show del sabato sera alle fiction e all’informazione. Dal 1963 la Rai, Radiotelevisione Italiana, realizza parte dei suoi programmi nel Centro di Produzione di via Marconi a Napoli, a due passi dallo Stadio Diego Armando Maradona. Gli studi televisivi e radiofonici hanno ospitato trasmissioni cult, a partire da “Senza Rete”, che dal 1968 al 1975 fu ambito palcoscenico per i miti della canzone. L’Auditorium Domenico Scarlatti, con la sua platea da mille posti, è stato anche sede dell’Eurovision Song Contest del 1965, di programmi seguitissimi degli anni Ottanta e Novanta come “Sotto le Stelle”, “Cocco” e “Pippo Chennedy Show”, e dei più recenti “Stasera tutto è possibile” e “Made in Sud”. Intrattenimento e approfondimento. Gli studi di Fuorigrotta hanno ospitato appuntamenti entrati nella storia della Tv come il game show musicale “Furore” e la rubrica di medicina “Check-Up”, ideata da Biagio Agnes e ancora in onda su Rai 2. Tra le produzioni tutt’ora in programmazione anche “Agorà Weekend”, “Dilemmi” e il preserale “Reazione a Catena”. Il Centro di Produzione Tv di Napoli si occupa anche della realizzazione di tante produzioni in esterna, come i programmi in 4K di Alberto Angela “Meraviglie”, “Stanotte a…” e “Ulisse” e numerosi altri eventi di Rai Cultura. Il centro nacque come fabbrica specializzata costruita per il varietà, per il teatro nelle sue diverse declinazioni, e per lo sceneggiato televisivo. La sede di Napoli è dagli anni Novanta la casa della long fiction all’italiana “Un Posto al Sole”, successo del quale sono state realizzate e trasmesse oltre 6 mila 150 puntate. Martedì 14 marzo i vertici della Rai, il Comune di Napoli e la Regione Campania hanno festeggiato il sessantesimo anniversario del CPTV. Per la consigliera d’amministrazione della Rai Simona Agnes, che ha portato il saluto e l’augurio dell’amministratore delegato Carlo Fuortes, «l’apertura del Centro di Produzione di Napoli nei primi anni Sessanta fu un significativo investimento strategico per creare il ‘nuovo’ e uno dei segni più evidenti della modernità metropolitana. Questo radicamento nel tessuto urbano e culturale della città, unito a una solida tradizione di efficienza e produttività, rappresentano ancora elementi peculiari della sua identità». Obiettivo della Rai è quello di «continuare a potenziare il ruolo di rappresentanza sul territorio ed alimentare interazioni costruttive con Enti ed Istituzioni, sia promuovendo progetti aziendali d’interesse comune, sia supportando le iniziative meritevoli del territorio. Il tempo ha infatti mostrato che alcune significative iniziative editoriali sono state favorite proprio dal rapporto diretto tra Istituzioni e la sede campana della Rai». Tra le numerose produzioni di successo realizzate a Napoli ricordiamo gli sceneggiati “Delitto e castigo”, “Le avventure di Laura Sorm”, “Resurrezione”, “Madame Curie”, “Sheridan Squadra omicidi”, “La fiera delle vanità”, “I ragazzi di Padre Tobia”, tutti negli anni Sessanta. Tra i programmi di intrattenimento anche “Paroliamo”, una delle prime trasmissioni condotte da Fabrizio Frizzi, “Il mercato del sabato”, “Alle falde del Kilimangiaro”, “Scrupoli”, le inchieste di Sergio Zavoli in “Nostra padrona Tv”, le ricostruzioni di Carlo Lucarelli in “Blu notte”, e ancora “Guarda Stupisci” di Renzo Arbore, “Convenscion”, “Famiglia Salemme Show”. «Il CPTV di Napoli rappresenta, anche con il suo comparto radiofonico, un’identità culturale e storica per il territorio napoletano e per l’Italia stessa, portatrice di tradizione televisiva artigianale – afferma Paola Sciommeri, direttore della Produzione Tv della Rai – qui sono stati realizzati famosi sceneggiati e spettacoli di intrattenimento. Ma  il centro guarda al futuro, con le nuove produzioni che continuano a essere confermate, con il game show “Reazione a catena” che è tradizionalmente radicato qui, con la fiction “Un posto al sole”, in onda dal 1996. Anche grazie alle dichiarazioni delle amministrazioni comunale e regionale confidiamo di poter espandere e consolidare le produzioni». Sul futuro del CPTV è intervenuto anche il direttore del centro Antonio Parlati: «Una bellissima giornata con tanti amici, con l’idea che questo centro viene sentito sul territorio come qualcosa di proprio. Obiettivo per è quello di continuare come abbiamo fatto fino a ora con l’impegno di tutti, sottolineato anche dalle Istituzioni locali, oltre che dai vertici aziendali: andare sempre avanti, progredire, accettare nuove sfide».

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