Siamo Sapiens davvero?

Mario Tozzi

Il sabato, in prima serata su Rai3, uno dei programmi scientifici più apprezzati dal grande pubblico televisivo. Darwin e la teoria dell’evoluzione al centro della seconda puntata

Tante fotografie, tanti temi, per non smettere di porci domande, per individuare soluzioni. Dove ci porterete nelle prossime puntate?

In alcuni luoghi che siano significativi per i temi che affrontiamo. Nella prima puntata siamo andati a vedere se le origini del mito possano essere legate agli aspetti fisici, un modo degli antichi per spiegare fenomeni che non comprendevano, nella seconda invece ci siamo mossi per capire quale sia stato il vero contributo della teoria dell’evoluzione alla storia del pensiero. Quello che siamo oggi, come pensiamo i Sapiens, che posto diamo loro sul Pianeta, lo dobbiamo molto alla teoria dell’evoluzione. Prima di Darwin gli uomini erano gli animali eretti che governavano su tutta la Terra. Lui ha demolito questa concezione, errata da un punto di vista scientifico, e ha costretto tutti a pensare in un altro modo, credenti e non credenti. È stato un filosofo prima che un biologo. Nel corso della puntata ripercorriamo la sua vita, anche negli aspetti personali. Quando dai suoi dati venivano fuori novità pazzesche, per cui avevamo un antenato comune con le scimmie, lui stava male, tanto da dover mettere un secchio sotto la scrivania per vomitarci dentro. Ma non ha mollato la sua ricerca e l’ha portata a compimento. A rimettere l’uomo al proprio posto nell’universo sono stati Darwin e Freud.

Fondamentale è la nostra capacità di osservare l’evoluzione…

Ci sono posti in cui è possibile vedere l’evoluzione in atto, e sono le città. Nelle città dei Sapiens vediamo gli animali evolversi, cosa che Darwin non aveva previsto perché i tempi dell’evoluzione allora non erano così rapidi. Dai cinghiali ai gabbiani, dai topi, ai pitoni, agli istrici, hanno scelto tutti la città. Nella puntata partiamo da un posto meraviglioso, il Colosseo. Abbiamo preso un carrello elevatore e ci siamo alzati fin sopra l’orlo del monumento, alto oltre 60 metri, lì ci sono i nidi dei gheppi e di altri uccelli. Dentro al Colosseo ci sono le volpi, gli istrici, è un posto pieno di animali. Sarà interessante scoprire come i Fori Imperiali, una delle aree archeologiche più visitate al mondo, sia visitata anche da ospiti non umani.

I Sapiens hanno raggiunto risultati importanti nella ricerca scientifica, ma non riescono a evitare le guerre, a volere primeggiare gli uni sugli altri, la ragione riuscirà mai a imporsi sui sentimenti di odio e di supremazia?

Quanti sono gli animali che fanno la guerra in modo sistematico, come la facciamo noi? Non tantissimi. C’è qualche specie di formica, come le guerriere che si muovono predando altri formicai. Ma più che una guerra è una forma di predazione. Si dice che gli scimpanzè facciano delle guerre per bande, ma anche in questo caso le tematiche sono sempre territoriali ed è molto difficile che si vada al di là degli atti puramente dimostrativi. Non sono sistematici, ma soprattutto non hanno la tecnologia che abbiamo noi, cosa che rende le nostre guerre estremamente distruttive. Porre la ragione su queste cose vorrebbe dire essere veramente Sapiens, ma chissà se noi siamo veramente Sapiens? È una domanda che ci poniamo sempre.

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