Si torna a ballare sotto la pioggia
Se la prima volta di “Blanca” è stata di prova, un momento di grande sperimentazione tecnica, la seconda stagione è una ricetta riuscita veramente. E il pubblico che segue la storia il giovedì in prima serata Rai 1 lo ha confermato
IAN MICHELINI, REGISTA
Cosa significa per un regista dirigere ancora una volta una serie di grande successo come “Blanca”?
Significa avere la responsabilità di lavorare ancora meglio, abbracciare totalmente il progetto e portare fino in fondo le scelte fatte nella prima stagione, alzando sempre più l’asticella. La prima volta è stata di prova, la seconda è una ricetta riuscita veramente.
Quale sarà l’evoluzione della protagonista?
Blanca cresce e imparerà in qualche modo a essere donna, sorella, amica vera, “madre”. Questa ragazza sarà costretta a passare dall’essere una ragazza coraggiosa, simpatica, cinica a donna e abbracciare, ancora di più, quei suoi difetti che la rendono così particolare. Crescere non significa migliorarsi come persone, ma avvolgere il proprio essere fino in fondo, facendo i conti con i propri limiti.
Cosa le lascia questo lavoro?
Tanta voglia di ricominciare un’altra volta, perché ho lavorato con persone interessanti, piene di talento, penso a Maria Chiara, a Enzo Paci e a Giuseppe Zeno. È stato un set divertente, aperto alle improvvisazioni, musicale perché fortemente connotato dalla musica.
A proposito di musica…
Anche quest’anno i Calibro hanno fatto un lavoro straordinario, abbiamo anche prodotto un nuovo disco e un vinile. La colonna sonora ha lo stesso mood della prima stagione, ma totalmente rinnovato, quindi nuove canzoni, nuovi brani, reinterpretazioni di quelli vecchie. Ci siamo divertiti a fare un “Blanca” 2.0, ma ancora meglio.
MARIA CHIARA GIANNETTA è Blanca
Blanca ci ha insegnato ad avere sempre “fame di vita”. Come evolverà il personaggio?
La fame di vita di questa ragazza sarà sempre presente, ma sarà la stagione della maturità, della crescita, nella quale è costretta a prendere decisioni importanti e ad assumersi delle responsabilità verso il lavoro, ma anche nel suo privato. Dovrà cominciare a mettersi da parte per gli altri.
Quali le principali novità?
Come tutti i supereroi che hanno subito un fortissimo trauma, per andare avanti devono trovare la forza di rinascere dalle loro ceneri, e Blanca ci riuscirà, acquisterà più forza, acuirà le sue capacità. Dal punto di vista tecnico, nella serie ritroviamo la camera nera, ma con una nuova forma di proiezione nei contesti, quasi reale. Uno degli elementi di novità è la bomba, un effetto visivo, sonoro e di calore molto importante. Tutto questo per Blanca sarà una nuova challenge, per usare un linguaggio moderno (ride).
Cosa ha significato per lei questo ruolo?
Blanca ha risvegliato la mia parte più istintiva, dormiente da un po’ anche a causa di quello che negli ultimi anni è successo a tutti noi. Mi ha aiutato ad avere un contatto nuovo con quella parte del mio carattere più aperta al rischio, che per troppo tempo era stata soffocata.
PIERPAOLO SPOLLON è Nanni
Come ritroviamo Nanni?
Peggio, molto peggio (ride). Nanni esce dal carcere ma, invece di una rieducazione, vive una condizione di annullamento umano. Si rende conto di quello che ha fatto, ma al tempo stesso sente di aver subito un torto nel passato, quando ha scontato una pena di quindici anni da innocente. Dovrà rinascere dalle sue ceneri come una fenice.
Come farà?
Come Blanca, anche lui è affamato di vita, riparte da zero, mattoncino dopo mattoncino, scontrandosi contro i pregiudizi della società, che preferisce etichettare le persone invece di conoscerle nel profondo. Nanni si ritrova solo, abbandonato, ma la vicinanza anche di una sola persona può completamente cambiare il gioco.
Blanca è stata un volano anche per la sua carriera. Come gestisce tutto questo successo?
Sono in quella fase della carriera in cui le persone mi riconoscono per strada, ma non sono preso d’assalto, una celebrità ancora a misura d’uomo. Sono felice quando la gente parla con me e mi confida le emozioni che ha provato quando recito. Fortunatamente non c’è una morbosità nei miei confronti, se potessi, firmerei per questo per tutta la vita, amo il contatto con la gente, chiacchierare e dire le stupidaggini. Ma forse, non essendo io un grande sex symbol, non avrò mai quel problema, anzi no, non è vero che non sono bello, è che non voglio avere quel successo (ride)
GIUSEPPE ZENO è l’Ispettore Liguori
Una nuova bellissima avventura…
… un ritorno pieno di entusiasmo! Quando sei consapevole di aver preso parte a un progetto che il pubblico ha amato molto, riproporlo è sicuramente uno stimolo in più, per noi attori, ma anche per tutti coloro che hanno creduto nella serie. Non possiamo garantire per il risultato, ma possiamo affermare che tutti ci abbiamo messo passione e ancor più consapevolezza. Nella prima stagione, grazie a un regista geniale come Ian Michelini, abbiamo sperimentato, in questa seconda sono certo che il pubblico sarà coinvolto ancora di più nelle novità.
Che ritmo ha questa seconda stagione?
Un ritmo legato al battito della vita, inclusivo e che si concede delle improvvisazioni. Ha a che fare con l’impellente necessità da parte di Blanca di riappropriarsi della propria esistenza, al di là dei suoi limiti. È cieca, ma questo non è mai stato un motivo per abbattersi o arrendersi, la sua storia è un vero e proprio inno alla vita.
Come verrà trascinato Liguori nel mondo di Blanca?
Liguori sarà sempre più immerso nel suo mondo fino a far emergere un conflitto importante dovuto all’istinto di protezione che sente nei confronti di questa ragazza che, con la sua continua voglia di mettersi in gioco, combinerà grandi casini, davanti ai quali Liguori può solo alzare le mani e dire “forse avevi ragione tu”. La linea narrativa orizzontale sarà decisamente particolare, c’è grande attrazione sentimentale tra i personaggi, ma anche stima reciproca. Vedremo come sapranno gestire la complessità.
SARA CIOCCA è Lucia
Nella prima stagione il suo personaggio ha imparato a ballare nella pioggia con Blanca, cosa succede in questo nuovo viaggio?
I sentimenti e il cuore si sono rafforzati grazie a Blanca, ora Lucia troverà ancora più conforto, stimolo e sicurezza nella sua grande passione, la chitarra. Anche per me la musica è una delle grandi salvezze della vita, non ne posso fare a meno.
Cosa rappresenta Blanca nella vita di questa ragazza?
Grazie a Blanca, Lucia scopre cosa significa avere accanto una madre, una persona che ti sprona e ti aiuta a seguire le proprie passioni, i propri sogni. Per lei sarà l’amica più fedele e sincera.
Che rapporto ha con Maria Chiara Giannetta?
Nel momento in cui si entrava in scena c’era molta musica, armonia, abbiamo trovato l’intesa immediatamente. Il momento più bello, quello prima dello stop quando ci abbandonavamo alle improvvisazioni, liberando quello che c’era veramente dentro di noi. Da Maria Chiara ho imparato tantissimo, è una grande donna, ma soprattutto una grande amica.