Sabina Stilo

Torno in Tv e vi racconto le donne di oggi

Dal 7 giugno in seconda serata su Rai2 “Belle così”, un racconto sfaccettato e moderno dell’Italia al femminile, attraverso le voci e le storie di nove italiane brillanti e talentuose: da Emma Bonino all’atleta paralimpica Giusy Versace, dalla comica Paola Minaccioni alla cantautrice Margherita Vicario alla rapper Chadia Rodriguez. «In questo viaggio ho cercato di ascoltare, di avvicinarmi alle donne che ho intervistato e alle loro storie sempre in punta di piedi» afferma la conduttrice

Come sta vivendo questo ritorno in televisione?

Tutto è avvenuto meravigliosamente all’improvviso (sorride). C’è sempre una grande emozione, che credo non debba mancare mai. Negli ultimi anni ho fatto tanta radio, da Rai Radio Live, che sento un po’ come la mia seconda casa a Rai Isoradio. Era da tempo che attendevo una proposta televisiva e ora magicamente è arrivata. Ringrazio Anele, la società di produzione, per la fiducia che mi ha voluto dimostrare. Nel programma ci sono emozione e attesa, è un rientro in seconda serata con un format nuovo, con cui speriamo di riuscire a incuriosire il pubblico e colpire nel segno.

Che racconto sarà quello di “Belle così”?

Il racconto delle donne di oggi, lo faremo in tre puntate. In ogni appuntamento racconteremo tre figure molto diverse tra loro, sia per storia personale che per professione, origini, approccio alla vita. Le protagoniste di ogni puntata sono unite da un diverso fil rouge: il legame con il territorio, il sapere andare oltre le avversità della vita, le nuove generazioni.

Che cosa significa, per una donna, mettersi alla scoperta del mondo femminile?

La scoperta avviene costantemente perché siamo tutti in continua evoluzione. In questo viaggio ho cercato di ascoltare, di avvicinarmi alle donne che ho intervistato e alle loro storie sempre in punta di piedi. Penso ad esempio all’incontro con Emma Bonino, una donna di un’intensità immensa, figura importante del radicalismo liberale italiano e del femminismo. Mi sono emozionata nel vederla con le spalle un pochino curve, ma pur sempre battagliera nonostante la malattia che ha incontrato. In lei ho visto grande entusiasmo e una forte volontà di reagire. Ho ascoltato le storie di tutte e nove, in alcune mi ci sono ritrovata, altre mi sono state sicuramente di insegnamento. Dobbiamo sempre sapere cogliere ciò che arriva dall’esterno e farne tesoro.

Che Italia ha scoperto in questo viaggio?

Un’Italia dalle tante sfaccettature, entusiasmante, che ha come riferimento e base proprio le donne, che continuano a rappresentare, come diceva Rita Levi Montalcini, la colonna vertebrale della società. Quando alle donne vengono date le occasioni giuste sono davvero capaci di tutto. Il nostro è un Paese che dovrebbe ascoltare molto di più le donne.

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