Re Granchio
Dal 2 dicembre al cinema
Quando la storia vive attraverso le leggende. Alcuni vecchi cacciatori ricordano insieme la storia di Luciano, un ubriacone che nella Tuscia del Tardo Ottocento si ribella al principe locale per proteggere la donna che ama. Il film, diretto da Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis, coprodotto da Rai Cinema, è stato presentato fuori concorso al Torino Film Festival. Nelle sale da giovedì 2 dicembre
Siamo in Italia, ai giorni nostri, ma la vicenda narrata sullo schermo da Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis ci porta in un batter d’occhio indietro nel tempo di 150 anni. Alcuni vecchi cacciatori stanno rievocando la storia di Luciano, un ubriacone che vive in un borgo della Tuscia. Il suo stile di vita e la sua ribellione al dispotico principe locale lo hanno reso un reietto per il resto della comunità. In un estremo tentativo per proteggere dal principe la donna che ama, Luciano commette un atto scellerato che lo costringe a fuggire in esilio nella Terra del Fuoco. Qui, la ricerca di un mitico tesoro, al fianco di marinai senza scrupoli, si trasforma per lui in un’occasione di redenzione. Ma la febbre dell’oro non può seminare che tradimento, avidità e follia in quelle terre desolate. “‘Re Granchio’ nasce da un racconto che abbiamo sentito in una casina di caccia di un piccolo paese della Tuscia – affermano i registi – Conoscevamo Ercolino, il proprietario della casina, ritrovo abituale dei cacciatori della zona, dove si mangia, si beve ci si racconta storie. Una di queste leggende, quella di una pantera che terrorizzava i dintorni, ci ha dato lo spunto per ‘Belva nera’.