Raistereonotte
Il libro
Un programma radiofonico divenuto leggenda. Tra il 1982 e il 1995 ha fatto suonare la notte italiana. A raccontare in un volume (Iacobellieditore) la trasmissione che segnò l’avvio della stereofonia in modulazione di frequenza, Giampiero Vigorito e gli altri conduttori dello storico appuntamentoG
Giampiero, che cosa era “Raistereonotte”?
All’inizio il programma era una sorta di fantasma. Le radio private, sorte dalla metà degli anni Settanta, stavano prendendo molto piede, si stavano ampliando e diventando quasi dei network. Di notte, però, le private mandavano nastri di copertura e così in Rai, nel 1982, si cercò di porre rimedio e di istituire qualcosa che potesse, in qualche modo, osteggiare e competere. Arrivarono Rai Stereo 1, Rai Stereo 2 e Rai Stereo Notte. Le prime due venivano ascoltate con una sorta di switch, dalle due e mezza in poi, che vedeva la programmazione abituale della radiofonia, orientata verso un pubblico piuttosto adulto, proseguire in AM. C’era la necessità di intercettare i gusti dei giovani e quindi di rispondere all’avanzata delle radio private facendo delle FM della Rai un punto di forza. All’inizio si pensava che fosse un’impresa donchisciottesca e che fossimo destinati al fallimento totale. La gente, un po’ schernendoci, ci diceva: “Ma in fondo per chi lavorate? Chi è che vi ascolta di notte? Quattro panettieri, due corrieri e qualche vigilante”. Invece abbiamo scoperto, facendo dei programmi completamente liberi e portandoci letteralmente i dischi da casa, quindi senza nessun tipo di confezione da parte di case discografiche, che c’era un seguito molto forte. Non avevamo numeri verdi, non facevamo dediche se non relative alle lettere che ci arrivavano copiosamente in redazione, che però ci facevano capire che l’ascolto era grande.