Quanta verità dietro a una maschera

Dopo l’atteso debutto, “Il cantante mascherato” si appresta a vivere una seconda emozionante e avvincente puntata. «Dietro il mascheramento puoi essere folle, puoi tirare fuori ciò che il pubblico di te, se ci fosse la tua faccia, non accetterebbe» dice la conduttrice, che al RadiocorriereTv confida: «Se partecipassi come concorrente mi piacerebbe vestire la maschera della Strega dell’Ovest de “Il mago di Oz”»

2022, Milly Carlucci, Il cantante Mascherato – foto di Assunta Servello

Cominciamo dalla sera del debutto e dall’affetto che il pubblico di Rai1 ha tributato al programma… soddisfatta?

C’era la tensione di andare in onda dopo un periodo turbolento. Fare un programma nell’era covid implica che, improvvisamente, metà squadra possa diventare positiva, quindi che si fermino i lavori di costruzione dello studio. Ci è capitato tutto questo (sorride). Siamo arrivati affannati, abbiamo finito le prove alle sette di sera. Siamo andati in onda come una valanga che continuava a rotolare. Poi è andato tutto bene, con il sollievo di essere riusciti a portare a casa il programma, questo ci ha dato gioia e ci siamo congratulati con noi stessi.

Si aspettava lo svelamento di Gallina Bluebell?

Al “Cantante” non sai mai che cosa accadrà. C’è la volontà dello smascheramento dei giurati-investigatori, c’è il pubblico in sala con Sara Di Vaira che ha la possibilità di confermare, poi c’è il voto social. Le parti in causa sono tante. L’eliminazione, quella vera, è fatta sempre dal pubblico a casa, sono loro che per curiosità, non votando qualcuno, lo indicano come quello da smascherare. La maschera di Gallina Bluebell incuriosiva perché insolita.

I duetti hanno contraddistinto la prima puntata, da venerdì cosa accadrà?

Sembrerà incredibile a dirsi, ma ci stiamo ancora lavorando. Abbiamo preparato le canzoni, la parte artistica è pronta, dobbiamo capire come coniugarla, se in duetto o canzone singola.

È opinione diffusa che dietro a SoleLuna canti Cristiano Malgioglio, potremmo trovarci di fronte a un depistaggio?

Al “Cantante mascherato” tutto può essere, pensate al fatto che l’anno scorso il pubblico era convinto che dentro Lupo ci fosse Gigi D’Alessio e così non era. È il mondo della fantasia dove può essere tutto: alfa o omega, qualunque cosa.

Cosa spinge un personaggio dello spettacolo a dire di sì al suo invito di cantare sotto la maschera?

Nel caso del “Cantante mascherato” è la grande libertà che ti dà la maschera. Dietro il mascheramento puoi essere folle, puoi tirare fuori ciò che di te il pubblico, se ci fosse la tua faccia, non accetterebbe. Pensiamo a Coniglio (vincitore della prima edizione del programma) che ha fatto il romanticone per tutto il tempo. Sotto la maschera c’era Mammuccari, conosciuto dal pubblico per non essere romantico ma ironico, beffardo, a volte addirittura oltraggioso. E invece lui è un romantico, cosa che gli ha consentito di fare vivere Coniglio, amato disperatamente dalle signore a casa. Questo perché siamo spesso molto veloci nel mettere etichette addosso alla gente per poi non offrire più la possibilità di cambiamento. Ognuno di noi è tante cose, si evolve. Nella vita cambi perché ti fa cambiare la vita, anche artisticamente. Al “Cantante” hai l’occasione di cambiare.

I costumi sono un grande esempio di artigianato di casa nostra, come sono cambiati nel corso delle tre edizioni?

Abbiamo cercato di renderli più agevoli per chi ci sta dentro. Se sei una persona allenata e sportiva non hai fastidio ad avere un peso sulla testa perché hai una muscolatura tale da reggerla. Se sei una persona sedentaria fai più fatica. Il nostro tentativo è quello di rendere la maschera vivibile. Certo, oltre un certo limite non si riesce ad andare, perché la persona deve ovviamente essere mascherata.

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