PROFUMO DI BUONO
Natalia Cattelani è in libreria e negli store digitali con le ricette dei suoi nuovi dolci alla portata di tutti: torte e crostate adatte a ogni occasione, perfette per fare colazione al mattino, per essere servite come dessert a una cena tra amici, o per festeggiare una ricorrenza importante
Torna in libreria con i suoi dolci. Sono ricette alla portata di tutti?
Assolutamente sì, sono proprio i dolci di casa come mi piace definirli. Possono essere replicati senza bisogno di attrezzature particolari e con pochi ingredienti, solo con la voglia di prepararli.
Ha preso spunto dalla tradizione di casa sua?
Soprattutto nei precedenti libri. Poiché questo è il terzo che tratta di dolci, ci ho messo la mia esperienza di golosa. A me piacciono tantissimo i dolci e quando li vedo sono sempre molto incuriosita. Quando guardo qualcosa di nuovo, la faccio mia mettendo gli ingredienti che mi piacciono di più.
Da dove nascono invece le sue creazioni originali?
Cerco di mettere insieme tante esigenze. Guardo la praticità ad esempio. Poi ci sono dolci che a casa si riescono a realizzare con semplicità. Mi piace che chi fa i miei dolci abbia la soddisfazione di una buona riuscita. Quindi le mie ricette vengono da tutto quello che mi circonda. Dalla stagionalità e dai profumi invernali con le spezie. Mentre d’estate guardo tutto quello che è leggero e fresco. Sono continuamente alla ricerca del prossimo dolce da fare.
E’ diventata un punto di riferimento on line per gli appassionati di cucina. Cosa condividete in particolare?
Il fatto di condividere dolci in tv ha creato una community che è anche on line dove sono diventata un punto di riferimento per i dolci di casa. Ma, essendo una mamma con quattro figli che lavora e che deve comunque mettere in tavola ogni giorno qualcosa, cerco anche di condividere quello che faccio durante il giorno per la mia famiglia. Spunti per chi mi segue. Pasti veloci, fatti bene, con ingredienti di stagione e che possano piacere alle famiglie dove ci sono dei ragazzi.
“Prova del cuoco” prima e poi “È sempre mezzogiorno”. La televisione è la sua seconda cucina?
Sì, davvero! Non lo avrei creduto neanch’io. Tutto è nato da una mail dove mi si chiedeva se avessi voglia di partecipare in studio con dei bambini. Io sono nata, televisivamente parlando, con la cucina per ragazzi e bambini. Tutto è iniziato per gioco. I bambini sono cresciuti e siamo passati ad altro.
Nel suo libro, sua sorella racconta che sin da ragazzine, lei trascriveva in bella copia il ricettario delle torte di famiglia. Lo conserva ancora?
Assolutamente sì. Sono una che butta tante cose e non tiene molti ricordi. Ma quello sì. Tra l’altro lo tengo insieme ad un quaderno delle elementari. In un compito in particolare la maestra ci diede un tema libero e io raccontai come avevo cucinato lo gnocco fritto, con ricetta e sequenze. Presi 9.
Rispetto a quelle ricette, però, si lasciava andare anche a piccole variazioni…
Sì, perché mi piaceva personalizzarle. Le provavo e poi la volta successiva le aggiustavo, facendole mie. Raramente mi adeguavo a quello che vedevo. Sono una creativa, ma non tocco le ricette della tradizione. Mi avvantaggio solo sulle tecniche.
Cosa significa per lei, in casa, preparare un dolce per qualcuno?
Per me il dolce, sembra scontato, ma significa pensare a qualcuno e trasmettergli il proprio sostegno. Ho preparato torte ad amiche in difficoltà, trasmettendo loro vicinanza. Ovviamente arrivava la mia torta, ma poi c’ero anch’io per loro. Il dolce ha questa magia di emanare profumi che piacciono anche a chi non gradisce tanto mangiarli. Preparare un dolce per me è come esprimere qualcosa che non so dire a parole. Sono una donna pratica e i dolci parlano per me.
Una ricetta di Natale per i nostri lettori?
Trovo che sia molto delicata e pratica, da preparare anche il giorno prima, la corona con i frutti di bosco con crema alla namelaka. Una crema che si fa da sola, molto semplice. Ho fatto questa corona e l’ho decorata con stelline di biscotti. Una torta di Natale un po’ fuori dalla tradizione di Natale che è a pagina 249 del mio libro.
E una ricetta dolce per l’ultimo dell’anno?
Un dolce pratico, che si prepara prima, dato che arriviamo sempre all’ultimo momento di corsa: la torta semifreddo a vulcano. Fa un figurone incredibile, è gradevole dopo un pasto abbondante, si presenta molto brillante. Si tratta di due torte messe insieme che tagliate in un certo modo creano una cupola. Sembra una ricetta difficile ma non lo è, ed è un dolce che può essere congelato. Lo trovate a pagina 230. Credo sia molto divertente per l’ultimo dell’anno.