PINOCCHIO

Una fiaba italiana che ha conquistato il mondo

Una storia di miseria e povertà che mette in scena la più grande ricchezza dell’uomo: la vita. Il burattino più amato torna al cinema per le feste di Natale nel racconto di Matteo Garrone. «Un orgoglio per Rai Cinema e per me – dice Paolo Del Brocco, AD di Rai Cinema – Ci sono tanti film belli e registi bravissimi, poi ci sono i registi e le storie del cuore»

credits: REGINE DE LAZZARIS AKA GRETA

MATTEO GARRONE, regista

“Pinocchio”, un sogno realizzato…

«Siamo molto felici di quello che abbiamo realizzato. La mia “storia” con questo burattino è iniziata molto tempo fa. A sei anni già disegnavo Pinocchio e, come regista, era difficile resistere alla tentazione di realizzare un film su di lui. Un film è il risultato di un lavoro di squadra e io ho avuto il merito di scegliere le persone giuste, compagni di viaggio straordinari che mi hanno aiutato ad animare i personaggi, a realizzare un film leggero e ironico».

Matteo Garrone e la fiaba

«Con “Il racconto dei racconti” ho iniziato a esplorare un territorio nel quale si mescolavano reale e soprannaturale, addentrandomi così in un mondo magico. Il film su Pinocchio è un’altra cosa, ogni fotogramma mi appartiene e al tempo stesso l’intenzione era realizzare un film popolare, rimanendo fedeli all’opera di Collodi, un libro destinato a tutte le classi sociali e a tutte le età. Siamo partiti da un grande classico così vivo nell’immaginario collettivo, ancora oggi capace di sorprendere e incantare le persone. Il pubblico potrà dirci se questa scommessa l’abbiamo vinta o no».

La sceneggiatura…

«La collaborazione con Massimo Ceccherini è nata casualmente quando abbiamo iniziato a lavorare sul suo personaggio. Ci siamo trovati subito in sintonia ed è stato naturale rivedere insieme anche le altre scene. La prima stesura della sceneggiatura era molto fedele al testo di Collodi, io ho fatto solo un lavoro di giardinaggio, giusto qualche potatura che non alterasse il testo originale. Con Massimo ci siamo resi conto che si poteva rimanere fedeli pur introducendo situazioni “divertenti”. E così abbiamo lavorato anche su altri personaggi».  

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