Pierluigi Diaco
Amo la Tv senza copione
“A guidare le mie interviste è la curiosità” racconta il giornalista, che da lunedì 1° giugno alle 14 torna su Rai1 con “Io e te”. Nel cast della nuova edizione del programma la regina della lirica Katia Ricciarelli e l’esperto di gossip Santino Fiorillo
Un anno di “Io e te”. Prima i pomeriggi d’estate e poi la notte, ed è stato un successo. Ora si ricomincia…
Lo considero un privilegio perché non davo per scontato che un programma partito un po’ in sordina lo scorso anno potesse avere un’evoluzione di questo genere. Sono contento del patto di fiducia che si è instaurato con il pubblico, come della squadra autoriale, della produzione di “Io e te”, che hanno reso possibile ciò che non era immaginabile. La declinazione sia nella fascia diurna, sia di seconda serata, ha reso riconoscibile questo marchio al pubblico di Rai1, un risultato corale di cui vado ovviamente orgoglioso.
Chi sono i tuoi nuovi compagni di viaggio?
Con il nuovo direttore di Rai1, Stefano Coletta, che ha la dote rara dell’ascolto, che è un autore, un artigiano della Tv, abbiamo pensato di reimpaginare alcune parti del programma. Alcune pagine sono il frutto di più conversazioni con lui. Ci sarà il faccia a faccia iniziale con l’ospite, ci saranno le storie d’amore degli over 70, debutterà una nuova rubrica che si chiamerà “Gli amici di Ugo” (Il bassotto del conduttore, presenza fissa nel programma), che sarà dedicata agli animali domestici e che sarà curata dalla coautrice Paola Tavella. Al mio fianco un’altra primadonna dello spettacolo italiano, dopo Sandra Milo, che è stata una rivelazione, non c’è dubbio, avremo Katia Ricciarelli. Sono onoratissimo di lavorare con lei, regina della lirica, è una donna che stimo, una tosta, libera intellettualmente. Accanto a me ci sarà anche il custode del gossip che fu, Santino Fiorillo, che firma anche il casting della trasmissione.
Nel corso delle due precedenti edizioni hai raccolto racconti e confidenze di personaggi famosi e non solo, ce n’è stato uno che ti lasciato addosso un’emozione particolare?
L’ospitata a sorpresa della mia amica e sorella Mara Venier. In quel giorno di luglio era previsto ospite Enrico Lo Verso, che non era potuto venire perché non si era sentito bene. Mentre, dopo un momento di panico, penso di intervistare Sandra Milo, sento una voce fuori campo, quella di Mara Venier, che mi fa una sorpresa ed entra in studio. È stato un momento emozionante, anche perché la conversazione tra noi due è stata sincera e piena di amicizia, abbiamo fatto esattamente ciò che facciamo quando trascorriamo le serate insieme. Quell’intervista mi ha permesso ancora di più di convincermi che più la Tv è naturale, non scritta, più assomiglia a quelli che sono i rapporti fuori dallo schermo, e più arriva al pubblico.
Cosa deve dare l’intervistatore per far sì che un’intervista faccia breccia nello spettatore e rimanga?
Deve essere curioso, sapere ascoltare le risposte, agganciarsi a queste per sottoporre la domanda successiva. Se l’intervistatore si prepara senza ascoltare l’interlocutore, l’intervista non funziona. Avendo alle spalle quasi trent’anni di radio, porto in Tv la stessa cifra che uso nella conduzione radiofonica. Non c’è scaletta, non c’è copione, non c’è niente. Si ascolta l’altro veramente, si segue un filo logico, che è quello delle risposte dell’intervistato.