Orietta Berti

La mia vita è un film

Orietta Berti, oltre sedici milioni di dischi venduti, tournée in tutto il mondo, 55 anni di carriera, ha partecipato al Festival di Sanremo per la dodicesima volta con la canzone “Quando ti sei innamorato”: «Sembra – dice – la mia storia d’amore».

foto di Stefano Pilli

Dodicesimo Festival di Sanremo per lei. Come lo ha vissuto?

In modo molto singolare. Sono stata sempre chiusa in albergo e ho fatto tantissime interviste on line, spesso non avevo neanche il tempo necessario a prepararmi. E’ stato un po’ stressante perché adesso, rispetto al passato, ci sono tanti giornali, radio, tv e bisogna accontentarli. Avevo però paura che mi andasse via la voce, perché se si parla due o tre ore la voce va via. E poi temevo di presentarmi con un trucco non adatto in televisione, dato che dovevamo truccarci da soli. Ho portato le scarpe alte solo per entrare sul palco e le ho indossate poco prima. Alcuni facevano le prove, si sentivano urlare per scaldare la voce, però era tutto blindato, non conoscevamo le canzoni degli altri. Davvero tutto molto diverso dal passato.

Qual è il cambiamento più importante che ha visto in questi anni di Festival?

La musica cambia negli anni. Un tempo esportavamo la nostra musica in America, in Francia, in Germania, in Russia. Le canzoni italiane venivano raccolte, studiate, replicate. Poi dopo c’è stata l’importazione, come oggi, con una musica che non ci appartiene. Oggi c’è il rap che non conoscevo con giovani che sono molto forti sul web. Noi però siamo italiani, abbiamo le nostre radici, nessuno portava una canzone d’amore e di bel canto italiano sul palco da molto tempo. Anche i look adesso sono stravaganti e i cantanti sono molto sicuri di sé. Noi non avevamo mosse studiate, un elemento che non c’era e che c’è. Poi ho notato che i giovani non hanno paura del palco, anche se sono timidi hanno l’orgoglio di voler arrivare. Sono molto emotivi e anche romantici, ma nascondono bene i loro sentimenti. Oggi se sei romantico, diventi ridicolo.

Come è nata la sua canzone “Quando ti sei innamorato”?

Questa canzone me l’hanno portata Francesco Boccia e Ciro Esposito mentre ero a Napoli e partecipavo ad una trasmissione televisiva. Mi è piaciuta molto, sembrava la mia storia con Osvaldo. Mi aveva colpito molto anche la musica e così ho iniziato a lavorare al cofanetto e l’ho messa in archivio. Poi, invece, ho deciso di portarla a Sanremo, anche se non ci sono andata per gareggiare con tanti ragazzi giovani…

 “La mia vita è un film – 55 anni di musica” è la raccolta dei suoi successi. Cosa è racchiuso in questo cofanetto?

Ci sono sei Cd. I primi tre riguardano la prima parte della mia carriera, anni meravigliosi della musica. Il quarto, invece, la carriera più recente. Il quinto è una rarità: raccoglie sigle televisive, duetti che ho fatto e di cui mi ero dimenticata. Il sesto Cd contiene 20 canzoni nuove, mentre il vinile ne contiene due in più, con due diversi arrangiamenti.

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