Nel grande abbraccio di Mina

SERENA ROSSI

Il 2 ottobre in prima serata torna su Rai 1 l’assistente sociale che ha appassionato la grande platea Tv. «La ritroviamo in standby nelle sue decisioni sentimentali – afferma la protagonista – la vedremo di ritorno dalle vacanze a Procida senza aver deciso». E ancora «Lei si nutre d’amore, che è il motore di tutto, e lo è anche per me»

Per la seconda volta con il cappotto rosso di Gelsomina…

Ragazzi, vi avviso, il cappotto in questa stagione non lo tolgo mai (sorride). Mi ricordo che nel corso della prima si facevano battute esilaranti come “raccolta fondi per comprare un cappotto nuovo a Mina Settembre”. Il cappottino è un tratto distintivo del personaggio.

Come è andata?

Bene, non ero rilassata come durante le riprese della prima stagione, perché sentivo la responsabilità di non deludere chi aveva deciso di seguirci con tanto affetto. Se la prima volta ci chiedevamo “chissà come verrà?”, “chissà come sarà accolta?”, tornando sul set sapevamo di doverci meritare nuovamente l’affetto ricevuto e che avremmo dovuto essere ancora più bravi. A inizio riprese ho fatto un discorso alla troupe dicendo “ragazzi, facciamo ancora meglio”! (sorride).

Anche Napoli vi ha accolto a braccia aperte…

Rispetto all’anno scorso anche la città sapeva che cosa stessimo facendo. Poi con quel cappotto è come se avessi sempre un proiettore puntato contro. Giravamo in via Chiaia e c’erano centinaia di persone con i telefoni a riprendermi oltre le transenne. Dopo essermi cambiata sono scesa in strada con un cappotto nero e non mi guardava più nessuno (sorride). Siamo stati accolti molto bene.

Il “triangolo amoroso” Renato Zero non l’aveva considerato, ma in questa storia è una linea di narrazione centrale. A che punto ci troviamo?

Abbiamo lasciato Mina che non aveva preso alcuna decisione. La chiamavano sia Domenico che Claudio, lei non rispondeva al telefono e rimaneva con Gianluca. La ritroviamo in standby nelle sue decisioni, la vedremo di ritorno dalle vacanze a Procida senza aver deciso, ma quello che sembrerà subito risolto non sarà così per davvero. Il triangolo amoroso sarà un bel pensiero per Mina anche quest’anno…

Ci sarà un’evoluzione importante…

Più di una, vari colpi di scena.

A Mina non bastava una mamma ingombrante, ora c’è anche una zia…

E che fai, non ti metti una zia dentro casa che entra in camera da letto a tutte le ore e che con affetto ti vuole essere sempre accanto? Nella vita di Mina arriva zia Rosa, che è veramente un uragano di generosità, un po’come Marisa (Laurito). Zia Rosa pecca di invadenza, ma in realtà è spinta solamente dalla voglia di prendersi cura di qualcuno. Nel corso delle puntate scopriremo anche le sue fragilità. Rosa arriva ed è Napoli all’ennesima potenza.

Una storia che porta in scena relazioni al femminile molto complesse, cosa viene fuori di questo universo?

Se penso alla relazione tra le amiche Mina, Titti e Irene, viene raccontata un’amicizia bellissima tra tre donne che si vogliono veramente bene, pur essendo molto diverse le une dalle altre. Siamo tre mondi lontani. L’avvocatessa un po’ maniaca del controllo, molto concentrata sulla carriera, dall’altra parte c’è Titti, meravigliosamente svaporata. Viene fuori che le donne, insieme, sono una grandissima forza.

Il successo delle serie Tv che hanno donne per protagoniste ne sono la prova…

Penso anche a Lolita Lobosco, a Imma Tataranni, vedo delle donne non perfette con le loro fragilità, i loro problemi. Sono delle eroine a modo loro, nelle loro normalità e questo mi piace molto. Una cosa che mi fa amare follemente la mia Mina è che è una donna attenta agli altri, pronta ad accogliere tutti, gli ultimi. Un po’ per quella che è la sua professione, un po’ per la sua indole: lei non ha giudizio. Mina è sempre pronta ad ascoltare.

In questo Mina quanto le piace?

Tantissimo. Ha un’empatia che un po’ ci accomuna, anche se lei ce l’ha all’ennesima potenza. In questa seconda stagione, forse ancora più dell’anno scorso, avremo delle storie di puntata molto forti, che riguardano temi molto attuali, i giovani. Mina terrà un corso di educazione sentimentale e sessuale in una scuola media, ci sarà un caso che parla di storia di genere. Affrontiamo temi importanti, c’è voglia di abbracciare tutti.

Come si trova nei legami al femminile?

Mi piace molto fare squadra con le donne, non le temo, nella vita come sul set. Con Christiane (Filangeri) e con Valentina (D’Agostino), ad esempio, le mie due migliori amiche nella serie, abbiamo una chat che si chiama “Le tre grazie”, sulla quale ci scambiamo le foto dei nostri figli. Faccio il tifo per le donne, non vedo distinzioni, penso di essere una persona molto accogliente.

Si può mettere a confronto l’affetto che Mina ha raggiunto nel suo ambiente e quello che la accoglie come attrice e persona ogni giorno?

Sì, Mina si nutre d’amore, che è il motore di tutto, e lo è anche per me. Sono contenta quando sono per strada e le persone mi dicono delle cose belle. A volte mi chiedono scusa e rispondo: mi fai un sacco di complimenti e mi chiedi pure scusa? E così torno a casa con un’autostima pazzesca (sorride). Il pensiero di avere, oltre l’affetto, la stima come artista e persona, mi piace. Non si tratta di un complimento fine a se stesso. Scelgo spesso progetti che hanno anche un valore morale, sociale, in questo molte persone si riconoscono, mi ringraziano. Penso a Mia Martini, in tanti mi hanno ringraziato per avere raccontato la sua storia e questa gratitudine è la cosa che mi piace di più.

Come risponde alle critiche?

Alle critiche non rispondo e alla fine mi fanno piacere. Ci sta, se sei esposta al giudizio lo è nel bene e nel male. Sarà anche perché presto poco il fianco, mettendo poco in piazza la mia vita personale. So che nelle cose che faccio ci metto il cuore, se mi impegno con serietà il risultato può piacere o meno, però sono contenta di quello che ho fatto.

Che cosa le piace che il suo pubblico dica di lei?

Mi fa piacere che mi vedano come una persona “normale”, rassicurante. La gente non ha mai il timore di salutarmi perché mi considera una di famiglia, questo mi piace tantissimo.

Continua a leggere sul Radiocorriere Tv N.38 a pag.10