Nel cuore (e nelle abitudini) degli italiani

ELENA CAPPARELLI

foto di E. Ferretti

Con oltre 20 milioni di utenti registrati la piattaforma della Rai è punto di riferimento del pubblico di ogni età. Piatto forte del menù sono sempre più le produzioni originali. La direttrice al RadiocorriereTv: «Nella modalità on demand nel mese di novembre siamo il primo editore su tutta la platea misurata da Auditel online con 26,5 milioni di ore di visione»

A due anni dal lancio della piattaforma ci scatta una fotografia di RaiPlay?

La notizia più bella, che stavamo aspettando, è che nel mese di novembre abbiamo consolidato la base dei nostri utenti registrati, che ha superato stabilmente i 20 milioni e continua a crescere giorno dopo giorno.  Ci avviamo a numeri anche più grandi. Grazie al lavoro svolto in questi due anni ci sono altre due belle notizie: di questi venti milioni di utenti registrati ce ne sono 5,9 milioni, una retention molto alta, che tornano stabilmente.

Un dato in crescita in rapporto al 2020…

Una crescita del 20 per cento. L’altra notizia, che mi fa emozionare ancora di più, è che nell’ultimo periodo, in particolare il pubblico under 45, ha superato il 50 per cento degli utenti registrati. Ciò significa che la piattaforma del servizio pubblico è entrata nell’immaginario collettivo delle fasce anche più giovani, quelle che per intrattenersi passano da una piattaforma OTT all’altra, e che non necessariamente accedono alle fruizioni lineari, più che altro per abitudini di consumo. Nel mese di novembre i 15-24enni che hanno visto i contenuti di RaiPlay sono stati il 23 per cento del totale degli spettatori, e questo è un elemento interessante.

Quali sono stati i contenuti più seguiti dai giovani?

Nel mese di novembre “Mare fuori” e “Il Collegio”. Per la serie abbiamo pubblicato due puntate in anticipo, per il docu-reality siamo addirittura andati in onda, per una coincidenza di palinsesto che vedeva gli ATP Finals su Rai2, in esclusiva su RaiPlay. I dati sono importanti: per “Il Collegio” il 62 per cento è under 35, per “Mare fuori” la percentuale sale addirittura al 65 per cento. Per di più la metà della platea della serie è composta da 15-24enni. Stiamo creando un posizionamento per la Rai su fasce di pubblico che altrimenti raggiungiamo con qualche difficoltà, oppure soltanto in casi specifici.

Piattaforma e canali lineari, la parola chiave è sinergia?

Vogliamo intercettare la domanda laddove il pubblico possa fruire i nostri contenuti nella sua giornata mediale: noi ci siamo con i canali lineari e con l’offerta della piattaforma. RaiPlay non è più una cosa che conoscono in pochi, ma un’abitudine importante per seguire la Tv tradizionale e per guardare l’offerta on demand. Nel mese di novembre Auditel online segnala una crescita significativa (live + on demand) sul mese di ottobre con un +27 per cento, e questo è sicuramente un dato interessante. Nella modalità on demand, sempre nel mese di novembre, siamo il primo editore su tutta la platea misurata da Auditel online con 26,5 milioni di ore di visione, che vuol dire il 42 per cento del totale della platea televisiva online, digitale, on demand, con una crescita del 32 per cento rispetto al mese precedente. Per quanto riguarda il contenuto, oltre i trenta minuti siamo il primo editore sia in termini di visualizzazioni, con il 55 per cento del totale, sia in tempo totale di fruizioni, con il 50 per cento del totale mercato. Altro dato importante è la crescita che abbiamo avuto sulle smart tv, che va a tripla cifra rispetto all’anno scorso. Questo indica che il lavoro fatto con i colleghi di Reti e piattaforme, nel rendere la nostra app disponibile in tutti i mondi smart tv, su tutti i produttori di televisore, ma anche su coloro che offrono servizi, come ChromeCast, abbia facilitato l’accesso a RaiPlay e ai suoi contenuti.


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