Monica Setta
Parliamo a tutti
Parliamo a tutti“Uno Mattina in Famiglia” è ripartito con share e qualità: “è un binomio tra informazione e intrattenimento senza mai cadere nella minimizzazione o nell’enfasi – spiega la giornalista – Noi siamo rigore con il sorriso sulle labbra, con la giusta distanza dagli eccessi. E qui si riconosce il servizio pubblico”
“Uno Mattina in famiglia” è ripartito con qualità e ascolti. Come si fa a mantenere entrambi?
Siamo riusciti a mantenere una leggerezza calviniana, intelligente, con uno sguardo più lieve sui fatti del mondo. Questo binomio tra informazione e intrattenimento porta ad avere un risultato come il nostro, con molto impegno da parte dei conduttori, degli autori e di tutti. Noi non smettiamo mai di essere sul pezzo, di approfondire. Riusciamo a distrarre e a divertire, ma anche ad insegnare. L’altro grande merito è quello della giusta distanza come nei confronti del Covid. Era molto facile cadere nella minimizzazione o nell’enfasi. Noi siamo rimasti nel rigore, ma con il sorriso sulle labbra. Entriamo nelle case degli italiani abbastanza presto nel fine settimana e quindi abbiamo un target variegato. E’ importante parlare a tutti, con empatia e la giusta distanza dagli eccessi. E qui si riconosce il servizio pubblico.
Come ha accolto la sua riconferma in un programma che era già rodato?
Sono stata molto contenta. E’ un programma che mi piace e che seguo da tanti anni. E’ un pilastro della televisione italiana. Prima di arrivare alla conduzione dello scorso anno, io avevo fatto due anni di collaborazione fissa con un gruppo di lavoro con Michele Guardì per Mattino in Famiglia, per cui già conoscevo tutti. E la proposta di tornare l’ho accolta con molta gioia.