Mondi uniti dalla musica
THE VOICE SENIOR
Antonella Clerici è tornata alla guida del programma di Rai 1 che premia le più belle voci over 60 del Paese. «Per me le storie sono quasi più importanti della musica – dice la conduttrice – i nostri concorrenti sanno cantare, ma privilegiamo tantissimo il lato umano». La prima puntata dello show è stata seguita da 3 milioni 777 mila telespettatori (23,3% di share). Ai coach storici Loredana Berté, Gigi D’Alessio e Clementino, si sono uniti quest’anno i Ricchi e Poveri
«In questo programma ho creduto sin dall’inizio. Le storie che raccontiamo sono il 70 per cento della trasmissione, certamente i nostri concorrenti sanno cantare, ma a ‘The Voice Senior’ privilegiamo tantissimo il lato umano. Raccontiamo anche storie di sofferenza perché la vita, quando si superano i 60, ha avuto per forza degli alti e dei bassi». Energica, solare, accogliente, sempre pronta ad ascoltare e a raccontare le emozioni e il vissuto dei protagonisti delle puntate. Antonella Clerici è alla guida della terza edizione del programma che ha saputo conquistare il cuore del pubblico di Rai 1. Dietro alle poltrone girevoli, i coach impegnati e determinati nel dar forma alla propria squadra: Loredana Berté, Gigi D’Alessio, Clementino e, new entry, i Ricchi e Poveri. Loro compito, ascoltare le voci e decidere se accoglierle nel proprio team. «Sono l’unica a sapere, insieme agli autori, qualcosa di più dei concorrenti, mentre i coach sono all’oscuro di tutto, non conoscono le loro storie. Nei mesi scorsi abbiamo provinato almeno 3 mila persone, un numero molto alto» dice la conduttrice, fiera di poter dare una chance di fronte alle telecamere a decine di senior. «Quest’anno ci sono molte donne e c’è anche il più senior di tutte le edizioni sino a ora fatte, un signore di 89 anni – prosegue Antonella Clerici – ci sono persone che nella musica hanno fatto qualcosa, c’è chi ha avuto un approccio con il palco, ma ci sono soprattutto persone comuni, quelle che piacciono a noi, che malgrado ciò che è loro capitato nella vita, di bello e di brutto, hanno sempre avuto un solo grande amore, che è appunto la musica. C’è un infermiere di una struttura psichiatrica, c’è un manager, c’è un ex colonnello dei carabinieri». Al termine delle Blind Auditions, le tradizionali audizioni al buio che ben caratterizzano il programma, nel corso delle quali i coach selezioneranno i 24 aspiranti talenti musicali (6 per team), i concorrenti passeranno al Knock Out dove si sfideranno fra loro con il proprio cavallo di battaglia. Quindi sarà la volta della Finale, prevista per venerdì 3 marzo, dove sarà il pubblico da casa, tramite il televoto, a decretare il vincitore. Musica ed esibizioni sempre dal vivo per un racconto sul filo dell’emozione. «‘The Voice Senior’ ha una conduzione più ‘a togliere’ rispetto a quelle a cui sono abituata, all’esplosività della diretta, del ballo, del cazzeggio, e in questo periodo della mia vita è perfetto. Credo che un conduttore si debba modulare mettendosi a servizio del programma» dice la Clerici, convinta che la musica sia lo strumento capace di unire generazioni tra loro distanti: «Imparo moltissimo da mia figlia Maelle, che ha gusti musicali molto indie. Lei mi fa scoprire mondi che non conosco visto che io sono più tradizionale. Sia Maelle che i miei figli acquisiti guardano il programma. Sentono la musica, che non ha età, e sono anche intrigati da queste storie. Questo è un programma che può unire due mondi». Un programma fortemente voluto dal direttore dell’Intrattenimento Prime Time Stefano Coletta: «Ci sono i programmi di testa e i programmi di cuore, per me ‘The Voice Senior’ rappresenta davvero una emanazione del cuore, con una grande chiarezza di scrittura, una conduzione molto conosciuta e amata da casa. Questo insieme a un percorso di tante persone non conosciute che possono esprimere il loro talento e il loro sogno di libertà nella parte tardiva della vita, nella terza parte».