Mix perfetto di fiction e vita vera
“Imma Tataranni” torna e stravince, appassionando il pubblico italiano e trovando il gradimento anche fuori dai confini nostrani: “Con grande piacere abbiamo scoperto che “Imma Tataranni” è stata venduta in moltissimi paesi nel mondo” racconta Massimiliano Gallo
“Lo straordinario risultato d’ascolto del primo appuntamento conferma ulteriormente l’assoluta qualità di un prodotto che attraverso il linguaggio della fiction sa unire alla perfezione l’aspetto ‘investigativo’ e la vita quotidiana, con tutti i suoi risvolti umani. Senza dimenticare di lasciare al pubblico – con leggerezza – la riflessione su temi che interpellano ciascuno di noi” commenta Maria Pia Ammirati, direttore di Rai Fiction. “Il mio ringraziamento – prosegue Ammirati – va a un cast eccezionale, a partire da Vanessa Scalera e Massimiliano Gallo, agli straordinari registi Francesco Amato e Kiko Rosati, a Ibc Movie e Rai Com che hanno condiviso l’impegno produttivo. E alla città di Matera, senza la quale Imma non sarebbe Imma”
MASSIMILIANO GALLO
Quanto ci è mancato Pietro…
Una terza serie piena di soprese incredibili, con Pietro alle prese con la crisi matrimoniale, il suo incontro con Sara e il nuovo hobby, la scrittura. Sì, Pietro frequenterà un corso di scrittura per cimentarsi con la criminologia.
L’amore per la serie è volato oltre i confini nazionali…
Con grande piacere abbiamo scoperto che “Imma Tataranni” è stata venduta in moltissimi paesi nel mondo. Le ragioni di questo successo sono da ricercare nella sua capacità di raccontare storie vere, di presentare dinamiche familiari in cui tutti, in qualsiasi parte del pianeta, si possono riconoscere. C’è poi il quadro di un’Italia straordinaria filtrata dalla bellezza di Matera, città simbolo di una territorialità che racchiude una storia universale.
Quale lavoro è stato compiuto per proporre una serie mai “ripetitiva”?
Fin dal principio c’è stata una cura attentissima sulla scrittura, sui personaggi, un grande lavoro di approfondimento. Il nostro regista, Francesco Amato, è il padre di tutta questa operazione, molto attento a “ritoccare” le battute per renderle sempre più efficaci. La serialità è un terreno molto complicato nel quale ci si concentra spesso solo sull’elemento sorpresa. Io credo, però, che il pubblico si affeziona ai personaggi, vuole riconoscerli e seguire la maturazione durante l’arco narrativo di una vita possibile, con i toni del dramma e della commedia.
CARLO BUCCIROSSO
Che esperienza è stata in questa terza stagione?
È sempre molto complicato per un attore rispondere a questa domanda, perché si gira molto tempo prima della messa in onda e i ricordi del set sono un po’ sbiaditi… quello che però rimane forte è l’emozione.
Perché amiamo così tanto questa serie?
I motivi del successo di una serie vanno cercati nella semplicità, al di là della simpatia degli attori e della credibilità di ciò che si racconta e di come si racconta. A questo aggiungiamo una sceneggiatura importante, una scelta azzeccata dei ruoli, anche quelli minori, un cast credibile, una direzione eccelsa e il modo così naturale di raccontare e interpretare queste storie. Fino a questo momento mi sono sempre divertito, se il pubblico, gli attori, il regista lo vorranno, spero che si possa andare ancora avanti. È un po’ come la vita, una convivenza.
La città dei Sassi, un fascino irresistibile
Matera esce sempre molto bene dai film e dalle serie, rappresenta una location meravigliosa che dona fascino a ciò che si racconta.
E veniamo a Vitali…
… sempre ligio al dovere, in perenne combutta con il Sostituto procuratore. Affronta le situazioni con grande grande naturalezza e con ironia, dividendosi tra lavoro e famiglia, mai tanto presente, a parte mio figlio.
ALESSIO LAPICE
Quanto amore per il maresciallo Calogiuri
Dalla fine della seconda stagione ho dovuto rispondere tantissime volte alla domanda: “Ma ti svegli?”, come se io, Alessio Lapice, fossi Calogiuri anche fuori dal set. Sono stato inondato dall’affetto della gente, dalla gratitudine del pubblico che ci segue con grande interesse. Questa è, secondo me, la stagione più ricca di accadimenti e di colpi di scena, a un certo punto i personaggi centrali tenderanno a spezzarsi nel tentativo di unirsi a nuove strade che potrebbero allontanarli… o forse no (ride).
Perché la serie piace così tanto?
Sceneggiatori molto bravi che rimescolano sempre le carte, mantenendo però sempre le linee centrali e lo stile sempre più intrigante della serie, un regista che inserisce sempre nuovi ostacoli nel percorso dei protagonisti. Lo abbiamo visto con Calogiuri, da ragazzo innocente, puro, un soldatino disciplinato e diligente, si trasforma piano piano in un uomo più sicuro di sé.
ALICE LAZZARITI
Come si sopravvive in questa famiglia così bizzarra?
Una famiglia molto particolare, non proprio convenzionale, nella quale però tutti ci si possono ritrovare e provare empatia. C’è papà Pietro, l’uomo di casa, mamma Imma, verso la quale la figlia prova terrore – e chi non lo avrebbe incrociando quella camminata e quello sguardo così inquietante. E poi ci sono le nonne che, anche in questa terza stagione, sapranno stupire il pubblico.
e Valentina…
… parte per Napoli, iniziando un nuovo percorso, quello della maturazione e della consapevolezza. In questa stagione sarà sempre più il tramite della comunicazione tra i suoi genitori.
Lei è cresciuta con il suo personaggio…
Quando ho iniziato avevo 17 anni, oggi ne ho 22. Sono cresciuta sul set con Valentina, un personaggio al quale sono molto affezionata, è una parte di me. Il viaggio che ho condiviso con “Imma Tataranni” sarà sempre un pezzo del mio cuore.