Michele Mirabella
La salute è una cosa seria
Veterano della divulgazione medica in televisione, Michele Mirabella si racconta al RadiocorriereTv nei giorni dell’uscita di “Quando c’è la salute – Storie vere o supposte: curiosità, miti e dicerie della medicina” edito da RaiLibri. “Il titolo è una constatazione – dice l’autore –. Quando c’è la salute va tutto bene, è tutto migliore, è tutto più alla portata della nostra serenità di stare al mondo”. Il conduttore di “Tutta Salute” su Rai3 mette anche in guardia spettatori e lettori dal rischio delle fake news e afferma: “I ciarlatani sono sempre esistiti, anche nell’antichità. È pieno di dottor Balanzone capaci di fare solo dei clisteri”
Mirabella, come nasce la sua passione per la medicina?
Sin da ragazzino mi sono sempre interessato alla medicina, ho letto libri, mi piaceva quell’ambito. Poi ho capito che avevo molta paura del dolore, della fatica, del sangue. Così mio padre mi disse: non vuoi fare il dottore, vuoi giocare al dottore, vuoi recitare il ruolo del dottore ma non vuoi fare la fatica del medico. Aveva ragione, era stato il primo a capire che amavo fare lo spettacolo. Senza ricorrere a mezzucci non mi incoraggiò particolarmente e nemmeno mi scoraggiò, si mise a guardare come mio primo spettatore.
E da allora quando ha ritrovato la medicina sul suo cammino?
Non me ne sono mai occupato professionalmente, fino a quando, nel 1996, l’allora direttore di Rai3, Luigi Locatelli, su suggerimento di Lucia Restivo, bravissima programmista della Rai, non ebbe l’idea di portare in prima serata un programma sulla salute, “Elisir”, e chiamarono me a condurlo. Lì per lì tergiversai poi mi convinsi e mi dissi: sono tredici puntate poi tornerò a fare il varietà o programmi culturali. E invece il successo fu tale che dura ancora oggi.