Alessandra Mastronardi

Mi piacciono le sfide

© P.BRUNI

«Ho amato fare “L’Allieva” ed esserne spettatore per la sua semplice umanità, senza fronzoli, artifizi o drammi. Abbiamo provato a dare onestà ai personaggi, e credo che questo si veda» racconta al RadiocorriereTv Alessandra Mastronardi, la Alice più seguita della tv

Alice è cresciuta…

E non è più un’allieva. La terza stagione si apre con Alice che ha realizzato il suo sogno di diventare un medico legale e avere al suo fianco, nella vita come nella professione, il suo CC. La vedremo fare in conti con una rocambolesca, e per niente romantica, proposta di matrimonio. Queste nuove puntate saranno un cerchio che, in qualche modo, tenderà a chiudersi. Si sposeranno i nostri eroi? Non lo sappiamo, quello che è certo, però, è che il matrimonio diventa il suo incubo preferito, un sogno che non finisce mai bene. Sarà un segno? (ride). Il lavoro e la crescente autonomia la porteranno spesso a scontrarsi con Claudio, non più il suo maestro, né tantomeno il suo mentore, ma un collega, spesso rivale. Avrà un nuovo faro, la Suprema, che rappresenta chi vuole diventare AA, un miraggio che sarà il terzo incomodo nella sua relazione.

Donne in carriera da una parte, uomini che hanno paura di perdere prestigio dall’altra…

La Suprema ha un impatto freddo e distaccato con il mondo del lavoro, ha costruito intorno a sé una corazza perché, come ben sappiamo, il mondo della medicina legale è particolarmente maschile. Ci tengo però a ricordare che, in tre anni de “L’Allieva”, al nostro fianco ci sono state solo consulenti donne, e questo è meraviglioso. Tornando al personaggio interpretato dalla Liskova, il suo è un ruolo molto delicato, sarà lei a far capire a questa giovane professionista a quanto abbia rinunciato nella vita privata per fare carriera. Alice vorrebbe al contrario non rinunciare a una vita, a una famiglia e la troveremo spesso di fronte a un bivio, in un tentativo difficile di equilibrio tra le due parti di questa medaglia. È questa la sfida più grande di Alice, la stessa che abbiamo noi donne tutti i giorni: dimostrare che ce la possiamo fare, se ce lo consentono.

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