Marisa Laurito e Ludovica Nasti

Legami profondi

Sotto lo sguardo attento della regista milanese Tiziana Aristarco, la terza stagione di “Mina Settembre” ha tutte le carte in regola, ancora una volta, per conquistare il cuore del pubblico. Il Radiocorrieretv ha raccolto le voci di due protagoniste, che danno anima e volto a zia Rosa e la giovane Viola. La serie va in onda la domenica su Rai 1

 

MARISA LAURITO

Zia Rosa è l’anima della casa, la figura materna che sa come strappare un sorriso e risolvere un problema con una parola di conforto (o un piatto fumante). Ha costruito un legame speciale con Viola, ma l’equilibrio cambia quando Domenico torna da Barcellona. All’improvviso, Zia Rosa inizia a sentirsi di troppo, soprattutto perché un sogno ricorrente la tormenta: un misterioso ciuccio sembra volerle comunicare qualcosa. Convinta che quel ciuccio rappresenti Olga e che le stia chiedendo di farsi da parte per lasciare spazio ai neo-sposini, Zia Rosa si prepara a cedere il passo. Ma, con il tempo, si rende conto che il sogno le suggerisce tutt’altro: deve organizzare un matrimonio memorabile per Mina e Domenico, completo di tutti i crismi!

La sfida più importante della stagione…

…è quella di riuscire a mantenere la serie viva, interessante e, potremmo dire, sempre più attraente. Tutto parte, naturalmente, dalla sceneggiatura e dalla regia, che anche questa volta si sono rivelate straordinarie, capaci di dare risalto a storie intense e significative. Serena Rossi è stata bravissima, come tutto il cast e la troupe, che hanno lavorato con impegno e contribuito a creare un’atmosfera serena e collaborativa sul set.

Un racconto “napoletano” …

Ho davvero apprezzato lo sguardo registico di Tiziana Aristarco, una regista milanese chiamata a confrontarsi con una città così unica e complessa come Napoli. È stata capace di rappresentarla in modo autentico e straordinario, mettendone in luce sia la bellezza geografica e paesaggistica, sia la generosità e la vivacità della sua gente. Tiziana ha raccontato una Napoli positiva, vera, fatta di panorami mozzafiato, ma anche di calore umano e solidarietà. Capisco perché tanti registi scelgano questa città come location, ma posso dire con convinzione che pochi riescono a mostrarla bene come lei.

E a proposito di zia Rosa…

In questa stagione vedremo zia Rosa sempre alle prese con il suo irresistibile vizio di impicciarsi negli affari degli altri (ride), perché ama entrare nelle vite altrui e dispensare consigli – anche quando non richiesti! Ma ci sarà spazio anche per il suo lato più personale: la vedremo preoccuparsi un po’ di più della sua vita privata. Diciamo che è la zia che tutti vorrebbero avere, sempre pronta a regalare un sorriso, una parola di conforto e, ovviamente, qualche immancabile battuta.

 

LUDOVICA NASTI

Viola è una ragazza dal cuore tenero, nascosto dietro un carattere forte e impulsivo. Il suo passato non è stato facile: ha trascorso anni rimbalzando tra case-famiglia, affrontando la vita con rabbia e dolore. Ora, però, ha trovato quella serenità che sembrava impossibile. Grazie a Mina, che l’ha accolta in affido, ha finalmente la famiglia che ha sempre sognato: un padre amorevole, una madre premurosa e la travolgente Zia Rosa. Ma proprio quando tutto sembra perfetto, il passato torna a bussare. Dubbi e insicurezze legati all’abbandono alla nascita iniziano a riemergere, spingendola verso una decisione che potrebbe cambiare tutto: cercare la sua madre biologica.

Continua il viaggio in una serie di successo…

Il mio percorso in “Mina Settembre” è iniziato sul finire della seconda stagione, con l’arrivo di Viola, una giovane ragazza che, nonostante una corazza dura e una natura apparentemente impenetrabile, è riuscita subito a trovare un posto nel cuore di Mina. Viola è un personaggio forte, segnato da esperienze difficili che le hanno reso complicato costruire relazioni autentiche. Tuttavia, grazie all’incontro con questa straordinaria assistente sociale, comincia a cambiare. Pian piano si libera di qualche peso e inizia a mostrare la sua vera essenza. In questo terzo capitolo della serie il pubblico la vedrà trasformata, quasi rinata. Ora va bene a scuola, ha migliorato il suo comportamento e persino il suo look, segno di un’evoluzione profonda e consapevole.

 

E a proposito di nuovi legami…

Sono profondamente grata di aver preso parte a questo progetto, che è stato per me un’esperienza emozionante. Viola è cresciuta molto: sente sempre di più Mina come una madre, ma sviluppa anche un legame speciale con zia Rosa e con Domenico, il compagno fedele a cui riesce a confidare i suoi segreti più intimi. Viola comincia finalmente a sentire di aver trovato una casa e di far parte di una vera famiglia, compresa quella nuova che si sta formando. Per la prima volta riceve tutto l’amore che le è sempre mancato. Ovviamente non sarà sempre tutto rose e fiori: ci saranno alti e bassi, momenti di conflitto e dubbi. A un certo punto, Viola prenderà la difficile decisione di mettersi alla ricerca della sua madre biologica… vedremo come si svilupperà questa parte della storia.

Che emozioni le sta regalando questa avventura televisiva?

Questa esperienza mi sta donando tantissimo, sia a livello personale che professionale. Mi offre nuove opportunità di crescita in questo mestiere e mi permette di imparare sempre qualcosa di nuovo. Sul set di Mina Settembre ho osservato con entusiasmo il modo di lavorare di Serena Rossi e degli altri attori straordinari. Mi ispiro a loro, così come faccio ogni volta che ho l’occasione di confrontarmi con colleghi più esperti. Cerco di far tesoro di ogni momento, senza mai dimenticare di divertirmi.

Che effetto le ha fatto essere protagonista nella sua città?

Amo Napoli, sono follemente innamorata della mia città. Ne adoro i colori, l’energia della gente e tutto ciò che la rende unica. Quando vado a Posillipo e guardo la città dall’alto, resto incantata davanti a tanta bellezza: potrei rimanere lì per ore, completamente estasiata. Napoli è di tutti, non appartiene solo ai napoletani. È di chiunque riesca a sentirla dentro, ad amarla profondamente e a portarla sempre nel cuore, elevandola al posto che merita.

 

 

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