Mariolina Cannuli

Una carica di entusiasmo

Il motto del piccolo clan di “Buongiorno Estate”, il sabato alle 9.35 su Rai2, è “ripartiamo tutti, facciamolo con il sorriso”. Il racconto al RadiocorriereTv di una delle annunciatrici storiche della Rai che degli anni della grande televisione di ieri dice: «Eravamo la copertina di questa azienda. Nicoletta Orsomando è stata sempre il mio idolo, è stata la prima di tutte noi, ha dato a tutte lezioni di bon ton»

Dalla buonasera al buongiorno, quanta emozione per questa nuova avventura?

Sono stata in onda quasi tutto l’inverno, tra “Italia, Sì” con Marco Liorni e “Oggi è un altro giorno” con Serena Bortone, ho fatto capolino in Tv molto spesso. “Buongiorno estate” è però un’esperienza diversa dalle altre, soprattutto per il tema portante del programma. Proviamo a “raccontare” il ritorno, speriamo, alla vita normale del Paese. Sono puntate molto vivaci, non è un talk show, ma uno spazio nel quale immediatamente si è creato uno spirito quasi “dimenticato”. Siamo diventati un piccolo clan spinto dal “motto”: ripartiamo tutti, facciamolo con il sorriso. L’intento è trasmettere entusiasmo a chi ci guarda.

Com’è andato l’incontro con Livio Beshir?

Molto bene, è un ragazzo dotato di una professionalità trasversale, ora è impegnato con le vecchie zie della Tv, poi si occupa di giovanissimi su RaiPlay, si impegna in eventi di Servizio Pubblico come il Prix Italia. Ha un inglese perfetto, è estremamente ironico, davvero molto bravo.

A proposito di ripartenza, come sta andando la sua?

Non faccio programmi di ripartenza, conduco la stessa vita di prima, mi concedo, dove possibile, qualche uscita al cinema all’aperto e al mare, ma porto sempre con me la mascherina. L’unica cosa che forse farò sarà prendere un volo per la Germania e andare a trovare i miei nipoti lontani che non vedo da molto tempo. Sono molto attenta, non abbraccio e non bacio nessuno, con i figli e i nipoti in Italia, ci mandiamo tanti baci, ci facciamo tanti regali, ma niente di più. Ho perso l’abitudine ad abbracciare, devo dire che non mi sto strappando i capelli (ride). Continuiamo ad avere le nostre distanze fisiche, attenzione al lavaggio delle mani, la mascherina. Mi auguro che la ripartenza reale sia per il lavoro, per chi non ce l’ha, per chi lo ha perso, per ristabilire l’equità sociale.

Le storie protagoniste nel programma sono raccontate anche attraverso la musica. Che posto occupa nella sua vita la melodia?

La musica è una straordinaria compagnia, e in questo periodo complicato me ne ha fatta moltissima. Durante il lockdown, per esempio, mi è rimasta nel cuore quella proposta in radio e sui social da Mauro Coruzzi, in arte Platinette. Dagli anni sessanta, settanta, ottanta, attraverso queste scelte ho rivissuto la mia giovinezza. La musica non può mancare mai nella nostra vita.

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