Mariano Bruno

La comicità?  Nasce dalla quotidianità

Le sue incursioni sul palco sono esilaranti: da “C’è Ttina” a “Lallo il Cavallo”, passando per “Pigroman”. Il comico più “anziano” di “Made in Sud” ci racconta i suoi personaggi e le esperienze sulla scena. “L’idea – spiega  – scatta dalla vita di tutti i giorni, da intuizioni giornaliere”

Da dove nascono i personaggi delle sue incursioni a “Made in Sud”?

Nascono da intuizioni giornaliere. Così è successo per “C’è Ttina”, per “Lallo il Cavallo”, per “Pigroman”. Io mi rifaccio alla vita quotidiana. Un simbolo, un gesto, una frase e scatta l’idea.

C’è un suo personaggio preferito?

Sono tutti figli miei e voglio bene a tutti allo stesso modo.

Quando e come si è scoperto comico?

Ho iniziato a scrivere delle cose comiche e quindici anni fa partecipai a vari concorsi di cabaret, un modo molto diffuso in Campania per farsi conoscere. Vinsi un concorso e conobbi Nando Mormone, che nel 2008 iniziava il progetto “Made in Sud”.  Un passo dietro l’altro, oggi sono qui, il comico più anziano del palco, escludendo la conduzione.

Le sue esibizioni, a volte, possono terminare diversamente da come previsto…

Può succedere. Ad esempio in una puntata c’è stata una risata irrefrenabile tra me e Stefano De Martino, che ha spinto il pezzo in un’altra direzione. Ovviamente con il pubblico è diverso, perché la sua reazione ti permette di capire tante cose.

Si sente sempre soddisfatto delle tue esibizioni?

Un comico in linea di massima non è mai soddisfatto. Prima ero sempre molto critico con me stesso. Oggi ho imparato che quello che metto in scena è il massimo che posso dare e quindi devo essere solo contento. Anche perché, altrimenti, si prosegue per la strada che ormai ho imboccato da cinque o sei anni … quella di far riferimento a  gastroprotettori (ride)

Continua a leggere sul RadiocorriereTv N. 29 a pag. 32