Maria Bolignano
Una risata ci seppellirà!
In “Made in Sud” è Romilda, una donna che vive il conflitto della sua età. “L’ho creata prendendo spunto dalla realtà: sociopatica, insofferente con chi non la pensa come lei, prigioniera del passato” ci racconta l’attrice, che sperimenta sempre nuovi personaggi. “La comunicazione oggi? – aggiunge – Ha portato un eccesso di informazioni e questo spesso coincide con nessuna informazione”
In “Made in Sud” interpreta Romilda. Come nasce questo personaggio?
Nasce dall’osservazione della realtà. Ho incontrato tantissime persone nella mia vita e ognuna mi ha lasciato qualcosa che ho poi riportato nei miei personaggi. In particolare, per Romilda, ho incontrato una serie di donne che, dopo una certa età, hanno ancora voglia di vivere una vita che non è proprio legata alla loro età, intendo fisicamente, ma che dal punto di vista mentale si trovano un po’ prigioniere del loro passato. Questa dicotomia porta ad una grassa risata, perché sono proprio i conflitti che portano a ridere, così come il dramma. Mi è venuto in mente di rappresentare questa donna di una certa età che va in conflitto con i social e con tutto quello che porta a separare le persone e a tenerle a distanza. In particolar modo, dopo la quarantena, racconto come lei ha vissuto il suo grande amore per il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.
Come vive Romilda questa ritrovata libertà dopo il lockdown?
Vuole mantenere le distanze dal suo compagno. Questa è la prima cosa. Ha goduto la distanza durante la quarantena con Gesualdo, che è un uomo della sua età che però si comporta come se fosse più anziano di lei. Ha quindi deciso di diventare il braccio destro del presidente della Campania e va scovando tutti coloro che non si attengono al famoso protocollo.
Gesualdo è un personaggio creato più dalla realtà o dalla fantasia?
E’ un personaggio di fantasia, che nel mio lavoro ha tantissimo spazio, ma sicuramente c’è un piccolo piedino sulla terra. C’è sempre qualcosa di reale.
Quanto c’è in lei del personaggio che interpreta in Made in Sud?
Io penso che sarò così tra una ventina di anni. Questa cosa mi preoccupa e non la dico neanche ai miei familiari… A parte gli scherzi, c’è sempre un po’ di me nel personaggio, ma ovvio che con la fantasia puoi spaziare e proporre anche ciò che nella realtà non faresti mai.
Romilda ha anche un lato fragile. Quasi un’insofferenza nei confronti della vita?
Lei è leggermente sociopatica, diciamolo. E’ un po’ insofferente rispetto alle persone che non la pensano come lei. Penso che sia un personaggio che possiamo ritrovare ogni giorno nella nostra vita, nel nostro percorso.
Perché è rimasta folgorata dal “fenomeno social”, il presidente Vincenzo De Luca?
Lei era inizialmente una cacciatrice di “whattsappatori”, come li chiamava lei, dato che per colpa di questo e altri social, le coppie si sono separate e non vivono più come una volta. Poi però, durante la quarantena, si è accorta che una persona della sua età è stata invece in grado di usare i social nella maniera giusta. Per lei, quindi, il presidente De Luca è un salvatore perché, pur attraverso un mezzo che non apprezza, è riuscito ad arrivare alla gente. Un vero eroe, quindi.