Marco Liorni
Le parole che uniscono
Torna il quiz condotto da Marco Liorni. Alle 18.40, sette giorni su sette, lo studio Tv2 di Napoli ospita la sfida più emozionante. “E’ un gioco coinvolgente, che segna l’arrivo dell’estate – afferma il conduttore – la musica del programma esce dalle finestre aperte e risuona per le strade mentre arriva il fresco della sera”
Marco, chiudi per un istante gli occhi e pensa alla stagione televisiva appena conclusa, ci regali il ricordo dell’emozione più forte?
Penso a quando siamo tornati da Sanremo, dove avevamo vissuto un momento molto bello, con la diretta di “ItaliaSì!” dalla piazza vicina al teatro Ariston in un sabato pomeriggio pieno di gente per le strade. E penso al sabato successivo, quando è diventato molto concreto il rischio dell’epidemia globale. Nel giro di un paio di settimane l’Italia era dentro l’incubo…
Torni alla guida del programma, ma quella 2020 è un’edizione diversa, come la stai vivendo?
Non vedo l’ora e non vediamo l’ora, con tutto il gruppo di lavoro, di riaccendere un programma che è sempre stato il segno dell’estate che arriva, dei colori, con la musica di “Reazione” che esce dalle finestre aperte e risuona per le strade mentre arriva il fresco della sera.
Alla luce dell’esperienza dello scorso anno, quali caratteristiche deve avere una squadra per essere vincente a “Reazione a catena”?
Il gioco più importante è l’intesa. Quindi ci vuole certamente preparazione, ma soprattutto bisogna essere squadra.
Ti sei mai messo alla prova con i giochi del programma? Ti è capitato di farlo in famiglia?
Sì, questo è un gioco che coinvolge tutta la famiglia. Lo scorso anno le mie figlie erano davvero contente perché facevo finalmente un programma che era anche per loro…