Marco Conidi

Tutto il nostro amore per la musica

E’ uno dei frontmen della band folk-rock l’Orchestraccia ed è tra i protagonisti de “La Nottataccia”, serie original di RaiPlay di cui è anche autore. Il musicista romano al RadiocorriereTv: «È possibile fare uno spettacolo che sia coinvolgente per i giovani e interessante per le persone più grandi. Quando le idee si realizzano con il cuore possono arrivare a tutti»


© Stefano Colarieti

Partiamo dal titolo, perché “La Nottataccia”?

Volevamo un titolo che fosse originale ed è uscito un nome che richiama quello della band, che ci riporta all’idea di un gruppo, come in realtà siamo noi, nato dal passaparola, dall’affetto della gente.

Una band che nella finzione della serie vive un momento di difficoltà…

Abbiamo immaginato che, spezzati dal destino, fossimo costretti a scioglierci. Il nostro impresario, interpretato da Lillo, non riesce a piazzarci nemmeno nelle più piccole feste paesane, è proprio lui a invitarci ad andare a lavorare, a riprendere attività manuali. Noi, di tutta risposta, vedendo nella Rai il simbolo della nostra sconfitta, decidiamo di occupare in maniera rocambolesca gli studi di via Asiago interrompendo il programma di Ema Stokholma.

Occupati gli studi che cosa accade?

Iniziamo a rapire gente, musicisti, un po’ li supplichiamo. È così che sul web il programma comincia ad avere un successo crescente, i vip ci sostengono, l’ascesa verso un fantomatico e grottesco successo diventa irresistibile.

Ironia e realtà si mescolano continuamente…

Il senso della realtà viene usato in maniera ironica. È vero che nella realtà abbiamo il sostegno, da sempre, del popolo, ed è vero che da sempre con l’Orchestraccia hanno collaborato personaggi del cinema e della musica.

C’è un segreto dietro a tutto questo?

Con l’Orchestraccia ci si diverte molto, ad assistere come a partecipare.

Continua a leggere sul RadiocorriereTv N. 40 a pag. 42