Manuela Villa

Sei nell’aria

Manuela Villa torna con una nuova canzone, che interpreta con il  tenore genovese Fabio Armiliato. Un duetto dall’intreccio vocale appassionante, per un brano dal ritmo incalzante e vibrante, che la cantante, che è anche scrittrice, autrice e attrice teatrale, ci descrive così: “L’ho scritto pensando a mia madre. Avevo bisogno di un suo abbraccio, ma poi mi sono resa conto che lei è ovunque”

“Sei nell’aria” è interpretato in un duetto con  il tenore Fabio Armiliato. Come nasce questo ritmo incalzante e vibrante?

Quando ho scritto il pezzo ho immaginato di cantarlo insieme ad una grande voce, però non sapevo con chi. Poi, ho parlato con Giovanna Nocetti, che mi ha suggerito la voce giusta, quella di Fabio Armiliato. Non lo conoscevo e non immaginavo potesse interessargli un mio pezzo. Invece, gli è piaciuto moltissimo e lo abbiamo inciso. Per altro, non ci siamo mai conosciuti di persona e quindi non vediamo l’ora di cantare questo pezzo di fronte ad una bella platea, perché è quello che ci manca.

Dove ha tratto ispirazione per scrivere questa canzone?

Mi trovavo sola a casa, un po’ triste, come capita a tutti in questo periodo. Avevo voglia di sentire la sensazione dell’abbraccio, del tocco con le mani di mia madre, che manca da qualche anno, e quindi mi sono messa al pianoforte dicendo “come faccio a risentirti, come faccio a ritoccarti e a riprovare almeno una volta questa sensazione”. Ad un certo punto ho iniziato a suonare e ho pensato che era inutile cercarla, ero abbattuta per questo, ma mi sono resa conto che lei è ovunque, nell’aria, in quella che vivo e che respiro, tutti i giorni. Mi è venuta l’ispirazione, ho scritto di getto il pezzo, la musica e poi l’ho fatta realizzare.

Come ha vissuto, nell’interpretazione di questa canzone, l’intreccio vocale con un tenore?

Per anni ho cantato con mio padre che era un tenore leggero. Quindi non è stato difficile né cantare né pensare a un brano dove si intrecciano due voci diverse, ma con una forma mentis simile. Io sono un crossover e come tale sono al limite tra il pop e il classico. Quindi non è stato difficile per me immaginare questa collaborazione.

Lei non è solo la cantante che tutti conosciamo, ma è anche autrice, scrittrice, attrice teatrale. Cosa le manca del teatro in questo momento?

Del teatro mi manca salire sul palcoscenico e tirar fuori tutto quello che so fare per dare emozione al pubblico. Più in generale, mi manca l’apprezzamento di alcuni addetti ai lavori, che sono ancora pieni di preconcetti, e che non mi fanno fare il volo che dovrei fare.

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