#Maestri per la maturità
Arte, scienza, letteratura, educazione civica, informatica, ma anche storia, teatro e cinema. A lezione con Edoardo Camurri, dal lunedì al venerdì alle 15.25 su Rai3 e alle 17.40 su Rai Storia. «Gli studenti si confrontano in Tv con autorità indiscusse» afferma il conduttore che ai giovani prossimi all’esame di Stato consiglia: «Non dimenticate voi stessi e seguite il vostro demone interiore»
Come seguirete gli studenti nelle settimane che li separano dalla maturità?
Proprio come abbiamo iniziato a seguirli. Diamo a tutti gli studenti che vengono da noi la possibilità di confrontarsi con un grande maestro, una grande maestra, sui temi che potrebbero affrontare all’interno dei loro elaborati di maturità. L’idea è quella di costruire un dialogo in cui gli studenti possano approfittare di un’autorità indiscussa. Un esempio, oggi sto per registrare una puntata con una studentessa di un liceo scientifico di Udine che farà il suo elaborato della maturità sul bosone di Higgs, una delle più straordinarie scoperte della fisica delle particelle, che in trasmissione potrà confrontarsi con il fisico Guido Tonelli, che proprio al Cern di Ginevra contribuì alla scoperta del bosone di Higgs.
La seconda maturità in tempo di Covid, come affrontarla al meglio?
Non dimenticandosi mai del significato profondo del mondo delle idee, della cultura del sapere, che è sempre un’uscita da se stessi, un’ebbrezza, una scoperta. E, in un periodo in cui giustamente siamo obbligati a limitare i contatti con le altre persone, le idee e la cultura sono veramente lo strumento principale per mettersi in contatto con il mondo.
Un consiglio agli studenti su come gestire nel miglior modo possibile il tempo che li separa dalle prove…
Di non dimenticare se stessi, di ascoltare il meno possibile le voci e il brusio del mondo esterno, le aspettative degli altri, le paure per il futuro, ma stare concentrati con le proprie passioni, idee, ossessioni. Il consiglio che posso dare arriva dall’antica Grecia, ed è quello di seguire il proprio demone interiore.
La sua è una grande classe allargata, cosa ha capito o imparato di più dei giovani in questo anno diverso?
Ho capito, imparato, avvertito, che è difficile per tutti, e a maggior ragione per delle ragazze e dei ragazzi, vivere nella maniera in cui in questo anno e mezzo noi tutti stiamo vivendo. C’è una contraddizione profonda tra la pulsione di vita presente in noi, soprattutto in queste ragazze e questi ragazzi, e il controllo della vita che siamo tenuti ad avere. Quando c’è una contraddizione ci sarà sempre una scintilla.
Che ricordo ha della sua maturità?
Il ricordo più bello è legato a una settimana di ritiro in campagna, prima dell’esame, con alcuni compagni e compagne di classe, con noi c’era il nostro straordinario professore di latino. Una specie di tenero, dolce addio a quella fase della vita per prepararci poi all’ingresso in un’altra fase. In realtà, con la scusa di studiare e ripassare per l’esame, abbiamo studiato e ripassato noi stessi.