LORELLA BOCCIA E MARCO CONIDI
Musica mia
Al via il 9 marzo alle 14.00 su Rai 2 il nuovo programma dedicato alla musica popolare. La conduttrice e il cantautore romano, frontman della band L’Orchestraccia, viaggeranno lungo lo Stivale a bordo di un pulmino carico di strumenti musicali per raccontare e incontrare la musica e le tradizioni dei luoghi visitati: «Siamo molto fieri di inaugurare questo sentiero musicale e invitiamo i telespettatori a venire in viaggio con noi»
Il vostro viaggio sta per avere inizio…
Lorella: Sono molto carica e curiosa. Partiamo da Roma, ma il viaggio sarà molto lungo, non vedo l’ora.
Marco: Sì, assolutamente. Non vedo l’ora di sentire le storie e di potere raccontare le tradizioni della musica italiana, ma anche le nuove tendenze. L’Italia è così bella, così varia, ogni differenza serve per migliorarci.
Più viaggiatori o più conduttori?
Lorella: Siamo un po’ tutte e due le cose: viaggiamo conducendo e conduciamo viaggiando.
Marco: Il viaggio conduce e noi ci faremo condurre nel viaggio. La curiosità ci renderà conduttori per le nostre domande.
La musica popolare tramanda tradizioni. Dove nasce la sua forza?
Lorella: La forza dipende dai territori, ogni luogo ha la sua. Se parliamo di Napoli ci sono canzoni popolari conosciute in tutto il mondo, nonostante abbiano radici antiche in realtà noi le cantiamo ancora. I classici della canzone napoletana sono indimenticabili. Ma vale per tutti i territori. Queste canzoni permettono di raccontare e ricordare il passato e di vivere meglio il presente.
Marco: Il linguaggio dei dialetti oggi lo troviamo nei nuovi cantautori. Anche i rapper scrivono in dialetto perché c’è una capacità di sintesi che gli americani chiamano slang, che è il gergo parlato dal popolo, vissuto dal popolo. Le persone hanno un grande attaccamento alle proprie tradizioni e le proiettano nel futuro.
Ad arricchire ogni puntata ci saranno anche interventi d’eccezione…
Lorella: Ci saranno degli ospiti legati al territorio. A Napoli, ad esempio, ci saranno Marisa Laurito ed Eugenio Bennato. Tanti grandi personaggi che hanno viaggiato parecchio nell’arte e nella musica popolare. Chi meglio di chi ha vissuto la musica popolare può raccontare quello che rappresenta questa musica?
Marco: E poi ci saranno delle rubriche, come quella con Ambrogio Sparagna che è una sorta di “Treccani” della storia della musica. Edoardo Sylos Labini invece ci porterà nelle particolarità delle scritture di alcune canzoni o delle storie aderenti a certi scrittori di territorio. È un programma molto ricco, molto nuovo e credo che non sia mai stata fatta una cosa del genere.
La prima tappa è Roma. Quale lettura darete della tradizione popolare della Capitale?
Lorella: Andremo ad analizzare tutti gli artisti che l’hanno resa così grande, attraverso la musica cercheremo di capire il carattere delle città.
Marco: Cercheremo anche aderenza al territorio, analogie con altri luoghi, con quello che noi già amiamo e conosciamo e staremo a sentire i suoni del popolo e le storie che ci racconteranno.
Siete una coppia inedita. Come lavorerete insieme?
Lorella: Benissimo! Siamo così, senza troppe sovrastrutture. Ci divertiamo tanto. Marco ha una grande cultura, conosce bene la musica. Ha sempre fatto parte anche della mia vita ma non in questo modo così profondo. Siamo una coppia che si compensa.
Marco: Lorella è una persona molto curiosa, molto ironica e andare in giro con lei è molto piacevole. Ha anche una visione molto sorridente e positiva della vita, un atteggiamento che piace molto anche a me. Lei avrà una freschezza e una simpatia devastanti.
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