L’Europa canta Mahmood
Il vincitore di Sanremo si classifica secondo al 64mo Eurovision Song Contest svoltosi a Tel Aviv. Con 465 punti, somma dei voti delle giurie e del televoto, il cantante milanese tallona l’olandese Duncan Laurence, che a quota 492 punti conquista il gradino più alto del podio
All’arrivo in Israele un agente preposto al controllo dei passaporti osserva la mia nazionalità e mi chiede il motivo della visita. Dico di essere lì per seguire l’Eurovision Song Contest, mi risponde con un sorriso e un’esclamazione: “The italian singer is the best, his song plays in all our radio!”. Poco più tardi la scena si ripete a bordo di un taxi dove il conducente canticchia il “clap clap” mahmoodiano. In pochi istanti capisco che “Soldi” e “Mahmood” possono conquistare il più importante palcoscenico musicale del mondo.
Dalla vittoria al “Festival di Sanremo” fino al palco dell’“Eurovision Song Contest” a Tel Aviv. Come è cambiata la sua vita in questo inizio di 2019?
La mia vita è cambiata totalmente, mi sveglio e faccio ciò che ho sempre voluto fare, però lo faccio dalla mattina alla sera. Sono molto felice di tutto quello che è accaduto in questi mesi, il fatto di essere qui all’Eurovision e di rappresentare il mio Paese è un onore molto grande.
Cosa vorrebbe si dicesse di lei fra dieci anni?
Ha lasciato qualcosa nella musica italiana. Se penso al futuro vorrei che di me si dicesse questo.
Nelle sue canzoni più malinconia o speranza?
Ci può essere la speranza dentro la malinconia. La malinconia se ce l’hai ce l’hai, nessuno te la può togliere, la speranza ci può essere in misura diversa da canzone a canzone.
Cosa la rende veramente felice?
Oggi mi rende felice realizzare pian piano il mio sogno, il mio percorso, ciò che sto facendo e per cui ho lottato tanto.
Soddisfatto dell’accoglienza ricevuta in Israele?
Devo dire che a Tel Aviv la gente mi ha accolto in maniera davvero calda. Qui tante persone ascoltano la mia musica, mi fermano per strada, mi chiedono di fare delle foto con loro, si mettono a parlare con me. Davvero una grande soddisfazione, pensavo di venire qui e che nessuno mi avrebbe riconosciuto.
Cosa le sta dando questa esperienza all’Eurovision Song Contest?
Mi sta lasciando veramente tanto, anche a livello di energia. Ovviamente ci sono volte in cui faccio più fatica, le prove, le interviste, ma questa è tutta palestra, fortifica.
Cosa farà una volta ritornato in Italia?
Nei prossimi giorni riprenderò il tour che è già partito prima che venissi a Tel Aviv, tornerò in giro per l’Italia e sono molto felice di questo. Tra l’altro ci sarà la prima vera data a Milano, il 25 maggio al Miami Festival. Sono contento di presentare lì, nella mia città, tutto il mio disco