Le note di Teardo per Un giorno in Pretura

Scrivere una nuova sigla per un programma cult della televisione, quale è “Un giorno in Pretura”, in onda con successo dal 1988 su Rai3, è impresa ardua. A vincere la sfida il compositore Teho Teardo, intervistato dal RadiocorriereTv: «I limiti dati dalla breve durata di una sigla sono una sorta di vantaggio – afferma il musicista -. Mi piace l’idea di trovare una sintesi per qualcosa che funzioni in un tempo brevissimo, l’opposto di quello che faccio solitamente nella musica. Mi era stata suggerita l’idea di usare la voce e di cantare e così ho cominciato a scrivere delle cose quasi a caso. A volte le cose si trovano cercando, è uno dei miei modi di scrittura più frequenti»

Perché ha scelto il titolo “Enough is enough”?
“Enough is enough” sono le prime parole che ho pensato per la sigla, senza avere ancora un’idea musicale. E poi ho cominciato a costruirci la musica attorno.
Come è avvenuto l’incontro tra le sue idee musicali e i temi di “Un giorno in Pretura”?
Il regista della trasmissione mi ha detto che gli sarebbe piaciuto se avessi fatto qualcosa di cantato, così ho provato a lavorare senza vedere le immagini e di getto ho buttato giù qualche idea di testo. A un certo punto in una frase dico “over the sea”. Quando mi arrivano le immagini e vedo la sigla, monto la musica, e con un sync che ti lascia senza parole nel momento in cui si vede il mare ed esce il gabbiano io dico “over the sea”. Per avvicinarmi agli argomenti trattati da “Un giorno in Pretura” ho scelto la dolcezza e non qualcosa legato alla tensione, all’horror, all’azione. È il mio modo di avvicinarmi a quel mondo, a tematiche pesanti…

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