Le mille puntate del Mare Nostrum

TGR MEDITERRANEO

1993-2023, la Rai festeggia un viaggio lungo trent’anni. Il racconto della situazione politica, dei conflitti e delle tensioni dei Paesi affacciati sul Mediterraneo, con una particolare attenzione a costumi, usanze, tradizioni, cultura e ricchezza artistica. La domenica alle 12.25 su Rai 3

Rubrica nazionale della Tgr, a cura della Tgr Sicilia,  “Mediterraneo” festeggia il suo trentesimo anno (1993-2023) e le mille e oltre puntate, tenendo fede a quella che è stata l’idea iniziale: creare un ponte culturale che unisca le varie sponde del Mediterraneo. Nato da un’idea dell’allora capo redattore Nino Rizzo Nervo, “Mediterraneo” si muove nel segno della più stretta attualità, dalle crisi politiche ai migranti, ma anche nell’attenzione al dialogo e ai tanti legami culturali e sociali tra i Paesi che si affacciano sul bacino. «Una delle decisioni più importanti per il programma è stata coinvolgere tutte le varie redazioni giornalistiche della Rai, compresi gli inviati esteri – afferma Nino Rizzo Nervo – a loro si sono aggiunti anche i contributi di vari corrispondenti stranieri di altre Tv.  Negli anni la prospettiva nel raccontare il Mediterraneo è cambiata ed ha continuato ad ampliarsi anche nel modo nel quale si parla di accoglienza».  Nella prima puntata, in onda nel marzo del 1993, il cardinal Ersilio Tonini già parlava di una società multietnica. Ogni settimana, a distanza di trent’anni, la domenica alle 12.25 su Rai 3, il programma punta l’obiettivo sulle tante sponde del Mare Nostrum. «Mediterraneo racconta gli scambi di secoli senza chiudere gli occhi su quello che non è solo un luogo di dialogo ma anche di scontri, grandi contraddizioni, tensioni. Raccontiamo poi anche la bellezza, l’arte, la cultura, la cucina, la storia anche negli elementi di unione di Paese in Paese – spiega il caporedattore di Rai Sicilia Rino Cascio – Anche con il covid siamo riusciti a raccontare ciò che succedeva nell’area, grazie alla collaborazione delle tv straniere. Ora, stando attenti, siamo tornati alle trasferte, e mi stupisco di quanti luoghi riusciamo a raggiungere». Grande la soddisfazione per il trentennale e le mille puntate del direttore della Tgr Alessandro Casarin: «Trent’anni fa la Tgr ha posto i problemi che sono oggi all’ordine del giorno anche dell’Unione Europea. Conoscere i popoli africani e arabi e integrarli. Come? Nessuno ha ancora risposto. Tra le frontiere che racconterà ‘Mediterraneo’ c’è la Tunisia, nazione sull’orlo della bancarotta dove la democrazia scricchiola ogni giorno. Un Paese che dalla primavera araba non è più riuscito a risollevarsi».

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