Che bella favola la vita!
Laura Carusino
È uno dei volti più amati della tv per ragazzi, scrittrice, presentatrice e conduttrice, da “L’Albero Azzurro” su Rai Yoyo al podcast su RaiPlay Sound con il collega Andrea Beltramo (“In viaggio con Laura e Andrea”). La musica e i bambini il filo conduttore della sua esistenza e della sua carriera
Caldo a parte, cosa evoca nella sua memoria la stagione estiva?
Viaggiare, il desiderio di partire, ancora una volta, per gli Stati Uniti e New York a fine mese. Non è una novità, ogni anno raggiungo quella meta e, quando per la pandemia non è potuto succedere, è stata davvero una grande mancanza. Ho recuperato immediatamente però appena ci hanno dato la possibilità.
Cosa l’attrae di questi luoghi?
Più che una passione è una ossessione, puro amore. New York è la città delle città, un luogo che mi fa stare bene e dove riesco a dare il meglio di me. Pur amando il mio Paese e Milano, qui mi sento a casa, c’è l’energia giusta.
Grandi soddisfazioni anche a livello professionale…
Sono successe tante cose, maggio e giugno sono stati mesi “caldi”. L’Eurovision Song Contest a Torino è stata un’esperienza straordinaria, una bella sfida! Mi sono messa in gioco in un evento internazionale, conducendo conferenze e interviste in inglese. Nel bagaglio riporto l’affetto e l’empatia degli artisti, il feeling con i colleghi e i complimenti della stampa internazionale (ride).
… e poi il Salone Internazionale del libro e Cartoons On The Bay a Pescara…
A Torino si rinnova sempre l’appuntamento con “L’Albero Azzurro”, a Pescara invece ho condotto la premiazione del Festival dell’animazione, partecipando anche agli eventi in piazza con Rai Yoyo. Una gioia incredibile, finalmente tutto si è svolto in presenza, in mezzo alla gente.
E a fine maggio l’uscita del suo nuovo libro…
“Bea contro Bea” (Battello a vapore) è il mio quarto libro, una storia a cui sono molto affezionata e che sta andando molto bene. Lo spunto, questa volta, è personale, l’esperienza della protagonista è stata la mia. Bea è una bambina molto vivace, appassionata di danza moderna e nel corso della storia dovrà fare i conti con le prime “delusioni”. Io amo presentarla come una piccola Bridget Jones molto autoironica che vive un roller coaster di emozioni.
Ci spieghi meglio…
Bea ha paura di deludere i genitori, non è stata scelta come protagonista del saggio di fine anno e, per questo, crede di non essere all’altezza. Alla fine, passando attraverso un turbinio di emozioni, compirà un importante gesto di generosità che commuoverà perfino la severa insegnante di danza Gilda.