Lasciatevi stupire
«Un viaggiatore vero non potrà mai essere insoddisfatto. Ogni posto può regalare delle emozioni, l’importante è sempre saperle cogliere e osservare»: la conduttrice al timone anche della versione serale del “Kilimangiaro”, in onda dal nuovo studio di Milano
“Kilimangiaro” in prima serata. Quali sono le novità di questa nuova stagione?
Le novità sono rivolte a tutti gli spettatori che ogni estate aspettano e seguono le prime serate del Kilimangiaro. Ai Viaggiatori in procinto di partire, ma anche e soprattutto a tutte quelle persone che vogliono viaggiare e conoscere il mondo insieme a noi, magari guardandoci comodamente da casa. Sono tante, tantissime le persone che ci ringraziano perché li portiamo in angoli di mondo che difficilmente potrebbero visitare. Quest’anno la frase “stiamo lavorando per voi” assume anche un significato pratico: abbiamo un nuovo studio a Milano che abbiamo letteralmente costruito ex novo. E poi ci saranno tanti filmati inediti che i nostri filmmaker hanno girato proprio per l’occasione di queste prime serate.
Dove ci porteranno i sei appuntamenti?
In giro per tutto il mondo, ma anche in giro per la cultura, come ad esempio facendoci conoscere la Milano di Leonardo.
Lei è cresciuta in viaggio e in diverse comunità. Cosa porta al “Kilimangiaro” di tutte le sue esperienze?
Abbiamo portato al Kilimangiaro un grandissimo cambiamento rispetto a quello che era sempre stato, nei modi, nei termini e nel contenuto. Siamo usciti dalla sfera cartolina turistica e siamo entrati in una narrazione del viaggio e della cultura del posto.
Che ricordi ha del suo primo viaggio in solitaria?
Il mio primo viaggio in solitaria è stato dopo la maturità classica in India, avevo 19 anni. Prima di partire avevo un mix di emozioni, paura, eccitazione, curiosità e poi, come sempre nella vita accade, mi ricordo che la paura è durata giusto il tempo di mettere piede in India. Quando sono atterrata a Mumbai, che allora era ancora Bombay, tutte le paure sono sparite perché iniziava la mia avventura. In questi casi poi necessità fa virtù ed è proprio in questi momenti che scopri di avere molte più risorse di quelle che pensi di avere.
Cos’è importante in un viaggio?
In un viaggio è importante lasciarsi stupire, essere curiosi, lasciare a casa i pregiudizi e guardare, osservare e ponderare la possibilità che anche le cose più lontane da noi, più diverse da noi, siano ugualmente interessanti, meravigliose e giuste. Credo che a volte si abbia troppa paura delle cose che non conosciamo e quindi tendiamo a giudicarle perdendo così la possibilità di imparare.
Qual è invece l’insoddisfazione di un viaggiatore?
Un viaggiatore vero non potrà mai essere insoddisfatto. Ogni posto può regalare delle emozioni, l’importante è sempre saperle cogliere e osservare.
Qual è, in cima ai suoi desideri, il posto nel mondo che desidera visitare?
È un sogno pre-covid, attraversare la Cina, con le mie ragazze. Un Paese che mi ha sempre affascinata e che ancora mi affascina tantissimo, indubbiamente un Paese che va conosciuto. Per come sta andando il mondo, sarà sicuramente uno dei protagonisti del prossimo secolo per cui è bene capirlo per poi poterlo giudicare, apprezzare o meno.